“Gatta uccisa”, a giudizio pure la madre del bracconiere di Montelepre. Avvocato Dell’Aira replica al sindaco di Torretta
Il gup Giuliano Castiglia ha ammesso le parti civili che hanno deciso di costituirsi contro il quarantaduenne di Montelepre e la madre settantasettenne, nel procedimento per la morte di una gattina ferita a fucilata la notte del 24 settembre 2013 nella zona di Piano dell’Occhio nel territorio di Torretta. L’uomo è accusato di aver provocato, “per crudeltà”, la morte della gatta, alla quale avrebbe sparato nella convinzione che si trattasse di un coniglio; la donna di non avere denunciato il fucile calibro 12 utilizzato dal figlio che lo avrebbe portato illegalmente fuori dall’abitazione. Mentre il giudice Castiglia deciderà sulla richiesta di citazione in giudizio del Comune di Torretta, avanzata dalle associazioni animaliste “per accertare le responsabilità civili dell’ente locale che ha omesso un’attività di vigilanza”. E proprio su questo punto arriva oggi la replica del legale degli animalisti, l’avvocato Andrea Dell’Aira che risponde al sindaco Salvo Gambino che ieri aveva parlato di “accuse strumentali perché è stato accertato che il reato è stato commesso nelle ore notturne e come è noto la polizia municipale non presta servizio dopo le 20.00”. “Davvero drammatico dover leggere da un rappresentante delle istituzioni che se un reato accade di notte non si può prevedere perché un certo servizio finisce prima -afferma Dell’Aira” che aggiunge “l’avvocato non attacca mai la sua controparte, difende i diritti degli assistiti e prospetta un punto di vista giuridico al giudice chiamato a pronunziarsi su un reclamo”. Nello specifico, prosegue Dell’Aria nella sua replica al sindaco Gambino “le associazioni insieme agli avvocati altro non hanno fatto che dare voce ad un animale che non può direttamente difendersi, affinchè episodi come questi –la gatta dopo essere stata ferita a colpi di fucile, è morta- non accadano più”. Secondo Andrea Dell’Aira “la prevenzione e la tutela del bene comune si può attuare sempre, anche se sono passate le 20; infatti –conclude l’avvocato Dell’Aira- sistemi come le telecamere di sorveglianza e le ronde di vigilanza per questioni di ordine pubblico sono facilmente deliberabili anche con un atto monocratico”.