Emergenza idrica, il sindaco di Carini Giovì Monteleone intende diffidare l’Amap
Ancora disservizi idrici a Carini. Rubinetti a secco, questa mattina nella zona di Piazza Tommaso Mannino. I residenti sono sul piede di guerra ed oltre a segnalare il problema alla nostra redazione, hanno intasato i telefoni del Comune.
Il sindaco, Giovì Monteleone, dal canto suo, pur sottolineando di non avere alcuna responsabilità sulla gestione del servizio, afferma di essersi più volte sostituito all’ente gestore.
“Da quando mi sono insediato – afferma il primo cittadino di Carini – in assenza di risposte tempestive dell’Amap, ci siamo adoperati per riparare guasti alle reti idriche e fognarie e ad intervenire pure nelle pompe di sollevamento dei vari pozzi di approvvigionamento. Ma comprendo che ciò non basta. Purtroppo – prosegue il sindaco Monteleone – la precedente amministrazione comunale, anziché riprendere in mano la gestione autonoma del servizio, ha scelto di affidarlo, fino al prossimo 30 settembre all’azienda municipalizzata di Palermo che adesso, intendo diffidare”.
La mancanza d’acqua nel quartiere di Piazza Tommaso Mannino, a quanto pare, non è un episodio circoscritto. Le manovre effettuate dai due operai Amap in servizio a Carini, non garantirebbero, infatti, un’equa distribuzione della risorsa idrica in tutto il territorio comunale.
“L’unica cosa che siamo riusciti ad ottenere, dopo le varie rimostranze palesate all’Amap – dice ancora il sindaco Giovì Monteleone – è stato quello di anticipare giornalmente di due ore l’avvio dell’erogazione idrica, ma nonostante ciò, i risultati non soddisfano le reali esigenze della popolazione”.
Gli uffici del Comune di Carini, in queste ore, stanno predisponendo una diffida nei confronti dell’azienda, per scarso rendimento del servizio reso.
“Non è più ammissibile questa situazione – conclude il primo cittadino – non siamo più disposti a tollerare tali inefficienze a discapito della qualità della vita dei nostri residenti. Se l’Amap non correrà ai ripari in tempi celeri, siamo pronti a ricorrere a soluzioni alternative, attraverso il coinvolgimento di tutti gli organi competenti, cercando di riprendere le redini di questo importante servizio.