Caso Maiorana, proseguono a Villagrazia di Carini le ricerche dei corpi dei due imprenditori
Proseguono gli scavi di carabinieri e vigili del fuoco a Villagrazia di Carini, in un terreno di via Ercole, alla ricerca dei corpi di Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio, i due imprenditori palermitani scomparsi misteriosamente il 3 agosto del 2007.
Il nuovo spunto all’inchiesta, prima archiviata poi riaperta alla fine dello scorso mese di giugno, verrebbe da alcune indicazioni ottenute dagli investigatori.
L’ultimo collaboratore che ha detto di conoscere particolari sulla sorte dei Maiorana è Vito Galatolo, ex capoclan dell’Acquasanta. Lo stesso avrebbe svelato ai magistrati di Palermo che i due imprenditori sarebbero stati uccisi per pesanti contrasti nella gestione di un cantiere in corso. E avrebbe pure fatto il nome di un possibile mandante dell’omicidio; un imprenditore, sul cui nome vige il massimo riserbo, che opererebbe nel territorio fra mafia e colletti bianchi.
Da qui, la riapertura dell’inchiesta.
Nei giorni scorsi le ruspe erano entrate in azione nei pressi di via Agnelleria, in contrada Serra Cardillo.
Secondo gli accertamenti svolti dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale dell’ex moglie di Antonio Maiorana e madre di Stefano, Rosalia Accardo, le celle telefoniche coincidevano con i tracciati telefonici dei Maiorana, e già diversi mesi fa, quella, secondo il legale, era l’area dove concentrare le ricerche. Che però non hanno dato alcun esito.
Antonio e Stefano Maiorana, quel 3 agosto del 2007, lasciarono il cantiere di Isola delle Femmine nel quale lavoravano senza dare spiegazioni. La loro auto, una Smart, venne ritrovata vuota all’aeroporto di Palermo. Ma né le videocamere dello scalo, né i racconti dei testimoni che lavoravano con loro alla realizzazione di alcune costruzioni aiutarono gli investigatori a capire gli ultimi spostamenti dei due scomparsi.
Dopo avere battuto diverse piste – da quella mafiosa a quella legata a motivi economici – la Procura chiese l’archiviazione dell’indagine rimasta sempre a carico di ignoti. Ma il gip la rigettò disponendo nuove indagini: in particolare il magistrato impose la ricerca di tracce dei due scomparsi, attraverso il Georadar, nella zona dei Cantiere edile di Isola delle Femmine in cui di due stavano lavorando. Anche questi accertamenti diedero esito negativo: da qui l’archiviazione a cui si è sempre opposta Rossella Accardo ex moglie di Antonio Maiorana e madre di Stefano.
Infine, a giugno scorso, la nuova riapertura dell’inchiesta, con elementi ancora al vaglio degli inquirenti.
Su disposizione del pm della Direzione distrettuale antimafia Roberto Tartaglia, da ieri mattina, i militari setacciano un appezzamento di terreno di via Ercole, nel tentativo di dare una svolta al giallo su cui, nel tempo, si sono espressi diversi pentiti, i quali, avrebbero affermato che neanche il boss Salvatore Lo Piccolo, all’epoca dei fatti a capo del mandamento in cui operavano i Maiorana, sarebbe stato a conoscenza di cosa si celasse dietro la loro sparizione, chiedendone, peraltro, contezza alle famiglie mafiose affiliate della zona.