Carini. Sfilata e corsa cavalli, nuove polemiche

Non si placano le polemiche attorno all’organizzazione del Palio città di Carini. Nonostante la manifestazione sia stata annullata per mancanza dei tempi tecnici, le polemiche adesso riguardano la sfilata dei cavalli, che si dovrebbe tenere a settembre in occasione dei festeggiamenti del Ss. Crocifisso. A sollevarle stavolta è la LAV, una delle più importanti associazioni animaliste: “Oltre alle ragioni etiche e di buon senso che ci fanno essere contrari all’uso di cavalli non solo per gare, ma anche per mostre e sfilate – afferma Nadia Zurlo- riteniamo rilevante la questione della sicurezza e delle possibili infiltrazioni mafiose e mantenere i cavalli in mostra può non metterci affatto al riparo da tali rischi, anche in considerazione del fatto che spesso i cavalli vengono purtroppo usati in altri palii, in altre città”. La Lav chiede al Prefetto di Palermo, al Questore e al Sindaco di Carini di annullare dunque anche la mostra e la sfilata di cavalli in programma nei prossimi giorni. L’associazione si dice contraria al maltrattamento degli animali sfruttati in tali competizioni che, per loro stessa natura, sono inconciliabili con il benessere fisico ed etologico degli animali. Manifestazioni di tale genere – conclude Nadia Zurlo – non dovrebbero avere spettatori né protagonisti”.
Nei giorni scorsi a sollevare il polverone era stato il Partito Animalista Europeo, protagonista di un botta e risposta con il sindaco Monteleone. Il partito attraverso il suo segretario Enrico Rizzi, torna a criticare il primo cittadino di Carini, che aveva dichiarato che il palio si sarebbe realizzato solo se sarebbe stata rispettata la legge, tutelati gli animali e sarebbe dunque arrivato il via libera in conferenza di servizi. Riunione che si è svolta due giorni fa in municipio, conclusasi con il diniego della corsa. Secondo Rizzi, del partito Animalista, il sindaco ha annullato la manifestazione “soltanto dopo che la stampa ha riportato la notizia.” Il segretario del PAE spiega anche i motivi che lo hanno portato a declinare l’invito di Monteleone a partecipare al tavolo tecnico: “Non siamo disponibili a nessun compromesso con chi sfrutta gli animali, a differenza sua che avrebbe invece auspicato un accordo con i medesimi organizzatori. Inoltre riscontro in questa  vicenda, un ignominioso conflitto d’interesse quando indica la presenza nella riunione di un dirigente di Legambiente, Ambrogio Conigliaro, come vessillo di garanzia, ma omette di indicare che il promotore del Palio è stato anche candidato sindaco, rappresentante del M5S.
Se fosse stato a conoscenza delle leggi in materia di tutela degli animali – prosegue Rizzi – avrebbe dovuto vietare sin da subito tale evento senza invocare questa riunione in extremis, pura farsa. Negligenza o dolo, poco cambia – conclude il Partito Animalista- è certo che se la stampa non avesse sollevato il polverone il Palio si sarebbe svolto regolarmente.”
 
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture