Valle dello Jato. Celebrati i funerali di Giancarlo Spina ed Agostino Bufalo (foto)
In migliaia si sono stretti ieri attorno ai genitori e al fratello di Giancarlo Spina, il ventunenne vittima dell’incidente mortale di martedì sera sulla statale Palermo-Sciacca. Dentro una chiesa madre gremita all’inverosimile sono tuonate le parole di don Pino Ingrao
“E’ insopportabile che un genitore debba piangere la morte di un figlio”. Martedì sera Mimmo, il papà di Giancarlo, stava festeggiando il suo compleanno insieme alla moglie Antonella. Coincidenze che rendono ancora più tragico il dolore. “Ora sei l’angelo più bello del paradiso”, sospira tra i singhiozzi Giusi, la fidanzata del fratello Nicola. E’ lei a prendere la parola a nome di tutta la famiglia. Commozione e lacrime che arrivano anche per le parole rotte dal pianto dell’amico Claudio: “Eri conosciuto ed amato da tutti. Sempre sicuro di te, coraggioso e pronto a sfidare ogni cosa. Stavolta però il destino ha avuto la meglio”. Sabato pomeriggio Giancarlo, appassionato di moto, aveva postato sul suo profilo Facebook una citazione che, alla luce dei fatti oggi suona come una terribile premonizione: “Se un giorno la velocità mi ucciderà, non piangete perché quel giorno sorridevo”. Nella sua commossa omelia don Pino ha però puntato l’indice contro “la strada maledetta”. “Non si può sopportare che dal 2000 ad oggi siano morte sulla Palermo-Sciacca 120 persone. D’accordo sulla velocità e l’imprudenza, ma perché solo su questa strada ci sono così tanti morti ed è vergognoso che si siano luoghi che non diano sicurezza”.
Da queste parti sono ormai davvero troppe le famiglie che hanno pianto la perdita di un familiare in un incidente stradale. Anche per questo ieri ai funerali c’era anche chi Giancarlo non lo ha mai conosciuto. Eppure hanno voluto essere presenti. E’ la straordinaria forza della solidarietà a cui si affidano le comunità per tentare di lenire le sofferenze di un lutto improvviso. Tutti gli amici più cari hanno indossato della magliette bianche con la foto di Giancarlo. E poi, a salutare l’uscita del feretro bianco, tanti palloncini. La famiglia Spina, che gestisce in paese una nota gelateria, è molto conosciuta. Giancarlo, in particolare, si occupa della vendita di prodotti surgelati. Il mese prossimo, insieme ad un gruppo di amici, avrebbe dovuto recarsi in vacanza a Malta.
“Nessuno dimenticherà vostro figlio”, assicura il parroco. Il lungo ed interminabile applauso che segue sembra essere la promessa di un’intera comunità, sancipirellese e jatina. Già, perché soprattutto nel dolore, i due paesi limitrofi di San Cipirello e San Giuseppe Jato sanno dare prova di unità.
Questa mattina, nel comune jatino, sono state versate altre lacrime, stavolta per il trentaseienne amico Agostino Bufalo, che guidava la Suzuki GsxR 600 con cui viaggiava Giancarlo. La moto si è scontrata contro la Peugeot 307 guidata dal sessantatreenne Angino Beraldo, anch’egli morto nell’incidente. I funerali di Agostino sono stati celebrati questa mattina, si attendeva, infatti, l’arrivo di una delle sorelle che vive da tempo negli Stati Uniti.
Ed anche a San Giuseppe Jato una folla numerosa ha gremito la chiesa madre, dove don Filippo Lupo ha richiamato tutti “alla prudenza e al valore della vita, perché non è la prima volta che la nostra comunità piange delle vittime di incidenti stradali”.
foto ed articolo di Leandro Salvia