Terrasini. M5S contrario alle nuova lottizzazione: “basta colate di cemento”
Una nuova lottizzazionc extraurbana minaccia i1 Territorio di Terrasini, nelle contrade Valenza – Paterna al confine con Perla del Golfo. A sollevare il caso sono gli attivisti del Movimcmo 5 Stelle che hanno mandato una lettera al sindaco Cucinella e al consiglio comunale per chiedere di bloccare la nuova centimificazione. La zona – spiegano i pentastellati -è un Sito di Interesse Comunitario con vincoli paesaggistici e archeologici e a ridosso della grotta dei Parrini. Terrasini ha subito nel corso d1
questi anni un’accelerata impetuosa ai piani di lottizzazione in aree extraurbane e agricole. Lottizzazioni che si rivelano agglomerati fantasma, nella quasi totalità invendute. Una politica miope e antica, considera ancora le colate di cemento come occasione di sviluppo ed entrate finanziarie nelle casse del Comune. Una politica scellerata che sta distruggendo la vocazione turistica di Terrasini e le zone più belle. Noi diciamo NO a nuove lottizzazioni, SI ad una moderna urbanistica a crescita zero, che tenga conto del reale incremento demografico e dell’edificato esistente, soprattutto della famigerata edilizia turistico stagionale. Si alle abitazioni di Edilizia residenziale pubblica, al recupero del centro storico, no alle speculazioni edilizie che stanno consumando il suolo terrasinese. Il Movimento Cinque Stelle regionale, nazionale ed europeo, da oggi, alzerà l’attenzione su investimenti e flussi di denaro sul territorio, per garantire un futuro turistico e una vera speranza di occupazione ai giovani di Terrasini, che vedono chiudere le attività alberghiere e non sono incentivati a sfruttare il suolo agricolo con le coltivazioni di pregio del territorio. Al contempo, esortiamo il consiglio comunale a vigilare sulle speculazioni edilizie e a pretendere che il nuovo Piano Regolatore Generale, dormiente nei cassetti dell’Ufficio Tecnico, sia pubblicizzato e approvato subito, tenendo conto che Terrasini ha avuto un incremento irrisorio di soli circa 1000 abitanti nel ventennio. E’ incredibile che i siti di interesse comunitario, dove la natura deve essere protetta, siano violentati da migliaia di metri cubi di cemento, e paradossale che una nuova cementificazione sul mare sia spacciata per valorizzazione del territorio. Diamo un futuro ai giovani terrasinesi, incentiviamo le strutture turistiche a basso impatto ambientale, i campeggi, i luoghi attrezzati per roulotte e caravan, il recupero della costa con gli accessi al mare e strutture balneari a basso impatto, regolamentate dal Piano di Utilizzo della costa e del Demanio Marittimo. Diamo una speranza per un futuro migliore a Terrasini!”