Scopello, installati i cartelli per l’accesso libero al mare. Ma i proprietari della tonnara annunciano ricorso
E’ scontro tra il comune di Castellammare del Golfo e i proprietari dell’ex tonnara di Scopello. Dopo l’ordinanza del dirigente Simone Cusumano, il municipio nei giorni scorsi ha fatto installare dei cartelli che indicano l’accesso libero al mare, un bagno chimico e una fune rossa che delimita la zona demaniale, quindi aperta a tutti, da quella privata.
Ma gli amministratori dell’ex tonnara negano che quella indicata dal comune sia un’area demaniale “perchè venduta – dicono – dallo Stato ad Ignazio Florio nel 1874”. E così si apprestano a fare ricorso al Tar contro la tanto discussa ordinanza che permette l’ingresso a 200 persone contemporamente, senza pagare il ticket di 3 euro e cinquanta centesimi. A regolare l’accesso, due vigilanti della cooperativa “Unione Famiglie”. Dovrebbe essere attivato a breve anche il servizio di salvataggio. A schiararsi in fronti contrapposti, associazioni ambientaliste, movimenti e semplici cittadini.
Secondo i privati, l’ordinanza del comune destina il monumento ad un uso improprio, eludendo il codice dei beni culturali e del paesaggio. Secondo il sindaco, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di tutelare la tonnara e garantire allo stesso tempo, l’accesso al mare.
Intanto la questione ha portato il comune ad interessarsi anche di un’altra vicenda. Ovvero il divieto di balneazione sul lato ovest del litorale della tonnara, dove dal 2001 è vietato fare il bagno per pericolo di caduta massi, sotto la Torre Federiciana. Questa mattina sarà effettuato un sopralluogo per verificare il rispetto dell’ordinanza emessa nel 2001 dalla Guardia Costiera. Insomma, se da un lato il sindaco Coppola auspicava il confronto e dialogo con i proprietari, dall’altro, la viceda sembra approdare in tribunale.
foto di Giovanni Navarra
