“Non c’è più spazio per i rifiuti”, grave emergenza per 50 comuni
Non c’è più spazio per conferire immondizia. Le discariche sono piene e la Regione non ha ancora trovato una soluzione. E così rischia di restare per strada l’immondizia di un’ampia fetta della provincia palermitana. La Catanzaro Costruzioni, società che gestisce l’impianto di Siculiana nell’agrigentino, ha comunicato che non c’è più spazio per scaricare spazzatura, la discarica è satura. Ieri il dirigente regionale del dipartimento rifiuti Domenico Armenio aveva firmato un’ordinanza con la quale ha imposto alla Catanzaro di accogliere l’immondizia prodotta in 50 comuni. La stima della Regione è che quella cinquantina di comuni produca 510 tonnellate al giorno di spazzatura. Troppo, per la discarica dei Catanzaro: “La scrivente – si legge nella lettera dell’azienda – si trova nella oggettiva impossibilità a ricevere tutti i rifiuti. Non c’è spazio, o quanto meno non c’è tutto lo spazio necessario, tanto che il gruppo Catanzaro mette a disposizione “quale atto di spontanea collaborazione” una “residua disponibilità per circa 140 tonnellate al giorno”. Poco più di un quarto delle richieste della Regione. Dunque gran parte della spazzatura resterà per strada. Il problema riguarderà Balestrate, Borgetto, Montelepre, Giardinello, Partinico, Trappeto, Cinisi, Terrasini, Carini, Isola delle Femmine, Capaci, Torretta, San Cipirello, San Giuseppe Jato e altri comuni del palermitano. Già nei mesi scorsi la Catanzaro aveva avvisato che la situazione stava precipitando. In quei giorni il governo Crocetta parlò di differenziata, di termovalorizzatori, di trasportare i rifiuti all’estero, ma nessuna ipotesi venne poi messa in atto. E così adesso c’è il rischio che i rifiuti rimangano senza una destinazione. Ma a far tremare il governo c’è anche l’ipotesi di commissiaramento da parte dello Stato per incapacità della Regione di risolvere il problema rifiuti.