Castellammare. Sospesa l’ordinanza per l’accesso al mare dei faraglioni, il sindaco convocato dal Prefetto
Temporaneamente sospesa l’ordinanza del sindaco di Castellammare Nicola Coppola che stabiliva “l’accesso libero al mare ai faraglioni di Scopello. Il provvimento – si legge in una nota del comune – è stato sospeso per un incontro chiesto dal prefetto Leopoldo Falco, nel tentativo di trovare un accordo sulla questione. “Il prefetto ci ha invitato a partecipare ad un incontro che si terrà mercoledì mattina, proprio in prefettura, per condividere con la Soprintendenza “delle soluzioni idonee ad assicurare la tutela del complesso monumentale Tonnara di Scopello ed al contempo garantire l’accesso al contiguo mare. Il prefetto ci ha chiesto di sospendere temporaneamente l’ordinanza in vista dell’incontro. Cosa che faremo per andare incontro a possibili soluzioni che sono sempre quelle di garantire il libero accesso al mare nei pressi dei faraglioni di Scopello. Speriamo che l’intervento del prefetto, che da sempre ha un rapporto privilegiato con la nostra città, possa risolvere una questione che sta molto a cuore alla nostra cittadinanza.”
L’iniziativa del sindaco aveva raccolto il consenso del Movimento 5 Stelle .
“L’accesso al mare – afferma la deputata all’Ars Valentina Palmeri – è pubblico e pubblica deve essere la sua fruizione; non è possibile immaginare che un bene, come i faraglioni di Scopello, candidato a diventare patrimonio dell’Unesco, rimanga ad uso e consumo di interessi privati, volti a lucrare su un diritto normativamente garantito, quale l’accesso al mare”.
“Su questa vicenda – continua Palmeri – è stata molto probabilmente creata ad arte confusione nell’opinione pubblica. Occorre infatti precisare che i beni facenti parte dell’ex Tonnara sono di proprietà privata ma la fascia di demanio marittimo deve essere, come previsto dalla legge, pubblica. In particolare, ricordiamo ai proprietari degli edifici dell’ex Tonnara che quanto asserito dal loro amministratore ovvero che “il complesso monumentale è privo di fascia demaniale”, risulta essere un’affermazione assolutamente falsa e fuorviante.
Le polemiche invece erano state sollevate da Legambiente col suo direttore regionale Gianfranco Zanna: « al Comune di Castellamare del Golfo non interessa la difesa e la tutela del patrimonio culturale, di un pezzo della storia dei siciliani, quello rappresentato dalla vita e dall’architettura delle tonnare».