Terrasini, Borgetto e Cinisi verso l’Aro, la parola ai consigli comunali
Sarà una gara da 5 milioni di euro all’anno, ripartita tra i comuni di Cinisi, Terrasini e Borgetto. La dovrà indire l’Urega non appena i consigli comunali dei tre paesi vareranno il nuovo piano industriale. La ditta vincitrice gestirà 66 dipendenti per i quali ci sono novità positive. Gli atti che arriveranno in aula nei prossimi giorni, infatti, prevedono un aumento delle ore lavorative settimanali da 30 a 36. Mentre il costo di gestione complessivo è di poco inferiore rispetto al precedente progetto. La forbice è caduta sulle spese per gli automezzi, sul trasferimento dei rifiuti e ha goduto di qualche pensionamento. A tutto ciò si è aggiunto lo sgravio degli impiegati amministrativi che dovrebbero essere assorbiti dalla Srr, la mega struttura territoriale che coordinerà i nuovi ambiti di raccolta. Su tutto questo i consiglieri dei tre paesi soci saranno chiamati ad esprimersi. Ma nel frattempo Terrasini, potrebbe finire la tregua. Fino a questo momento insieme a Cinisi, si è andati avanti a colpi di ordinanze sindacali con l’ormai noto articolo 191, i sindaci Giangiacomo Palazzolo e Massimo Cucinella hanno affidato ad una società esterna la fornitura di automezzi. Nella cittadina marinara, inoltre, l’amministrazione ha realizzato un centro di raccolta “itinerante”. L’effetto finora è quello di avere un paese pulito. I netturbini finora hanno lavorato incoraggiati dalle rassicurazioni dell’assessore all’igiene ambientale Gianfranco Puccio ma –afferma- “sono al limite della sopportazione. Gli operatori ecologici, infatti, hanno quattro mesi di stipendi arretrati e da oggi potrebbero incrociare le braccia. Per quanto riguarda il mio paese –dice Puccio- chiederò al sindaco di pagare direttamente gli operai”.
Riccardo Salvia