Partinico. Ladro tunisino preso dalla polizia, disposta l’esplusione

Cinque furti, di cui uno sventato poco prima dell’alba di ieri in altrettante autovetture parcheggiate nella zona compresa tra le vie Catalano, Paganini, Wagner e Palestrina, tutte a poca distanza dal viale della Regione a Partinico. Gli agenti del commissariato di polizia hanno intercettato e denunciato un giovane accusato di uno dei colpi, sospettatto di essere l’autore anche degli altri quattro. Si tratta di A.M., 22 anni, di origine tunisina, senza fissa dimora e già conosciuto dalle forze dell’ordine. Accusato di furto aggravato e danneggiamento, deve rispondere anche del porto abusivo di un coltello multiuso con lama di 6 centrimetri e mezzo. Gli agenti ieri hanno notificato anche un’ordinanza di espulsione dal territorio nazionale emessa dal questore.

Uguale la tecnica in tutti i furti: prima la rottura di un vetro dell’auto presa di mira, poi la ricerca nell’abitacolo per portare via qualsiasi oggetto lasciato dal proprietario. Erano le 4 del mattino quando l’equipaggio di una volante in servizio di controllo ha notato un giovane che correva tallonato da un altro uomo. I poliziotti li hanno fermati entrambi a un angolo di via Palestrina, scoprendo che cosa fosse realmente successo. Nella sostanza, il nordafricano attimi prima stava rubando all’interno di una macchina posteggiata in via Catalano quando è stato scoperto dal proprietario, il quale scendendo immediatamente in strada lo ha inseguito a piedi. Il fuggitivo è stato sottoposto subito a perquisizione personale e in due borselli che portava a tracolla gli agenti hanno trovato diversi oggetti: occhiali, un paio di telefoni, cuffiette auricolari, un orologio, un profumo e altro sulla cui provenienza il giovane non ha saputo dare alcuna spiegazione. Parte di questi oggetti sono stati già restituiti ai proprietari delle altre quattro auto, i quali ieri mattina hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare le vetture con vetri rotti e presentato subito denuncia di furto alla polizia. Il tunisino quindi è finito sotto accusa.

Intanto proseguono le indagini per accertare un suo eventuale collegamento con gli altri quattro furti, considerato che parte degli oggetti ritrovati sono stati riconosciuti dai proprietari delle macchine prese di mia, e che in ogni caso tutte e cinque presentavano sia i vetri rotti sia diversi oggetti mancanti.

Graziella Di Giorgio

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