Castellammare. Consiglio a porte chiuse sulla Tonnara, scoppia la polemica
Esplode la polemica a Castellammare del Golfo nei confronti del presidente del consiglio comunale Domenico Bucca. A puntare il dito contro il numero uno dell’assise civica, oltre alla minoranza consiliare, anche i deputati del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri e Maurizio Santangelo. Ad innescare le critiche, una seduta del consiglio comunale a porte chiuse convocata per discutere dell’accesso al mare nella Tonnara di Scopello. I girillini parlano di chiara violazione dello statuto del comune, del Regolamento regionale enti locali e dei diritti di partecipazione e di informazione dei cittadini. “Il consiglio comuinale a porte chiuse – dichiara Valentina Palmeri – non va incontro agli interessi dei cittadini, né alla tutela dei beni comuni, ma piuttosto sembra rispondere ad esigenze privatistiche. Mi auguro che in merito al procedimento di esproprio della strada d’accesso al mare, il comune non si faccia influenzare ma tuteli, piuttosto, gli interessi dei cittadini, né si faccia confondere dagli allarmismi fasulli messi in atto negli ultimi mesi da chi fa volutamente confusione tra il libero passaggio alla spiaggia, previsto dalla legge, con la tutela di un luogo, che va giustamente garantita con equità, trasparenza e legalità, portando a compimento, coerentemente quanto già iniziato, ossia l’azione di esproprio della sola via di accesso al mare di Scopello». Rincara la dose il deputato Maurizio Santangelo. “Ho appreso, da articoli di stampa, che il presidente del consiglio si sarebbe recato a ottobre all’ufficio Lavori pubblici per prendere visione del fascicolo relativo al ripristino dell’accesso al mare, in presenza di un rappresentante della proprietà della Tonnara, facendo emergere quindi un comportamento in assoluta distonia con il comune di Castellammare del Golfo (che con la Tonnara è in contenzioso.” Sulla questione interviene il capogruppo di Siamo Castellammare Giuseppe Cruciata che prende le difese del presidente Bucca: “Tutti i capigruppo volevano riunirsi in seduta pubblica; solo che, a differenza dell’opposizione e del consigliere Laura Ancona, i capigruppo di maggioranza sono stati rispettosi di quanto affermato dal Segretario Generale e dal Vice Segretario del Comune: ovvero che per questi argomenti la legge impone che la seduta vada fatta in seduta non pubblica. Il Presidente, giustamente, avendo avuto dai due più alti funzionari del Comune l’indicazione che tali argomenti vanno trattati “per legge” a porte chiuse, ha chiesto ai capigruppo di esprimere il loro parere al riguardo, senza che lo stesso potesse influenzare la decisione finale che era in ogni caso legata a quanto la legge impone.
Sarebbe gradito, un gesto di correttezza da parte dell’opposizione consiliare- conclude Cruciata- riportando i fatti per come realmente si sono verificati, evitando di divulgare notizie false che servono solo a creare inutili allarmismi e discreditando immotivatamente le istituzioni comunali.”