Capaci. Il lido “Sconzajuoco” quest’anno non aprirà
Non aprirà né sulla spiaggia di Capaci né su quella di Isola delle Femmine il lido “Sconzajuoco” dell’associazione Addiopizzo: “un investimento troppo grande per noi e una montagna da scalare a mani nude, e di continuare a fare i Don Chisciotte non abbiamo voglia”, scrive il comitato sul sito internet. Un’esperienza ripetuta per appena due stagioni estive, nel 2013 a Capaci e nel 2014 ad Isola.
Un angolo di spiaggia attrezzata che portava il nome della barca dell’imprenditore antiracket Libero Grassi, la vedova Pina non si è persa l’inaugurazione. Legalità sotto il sole, un lido accessibile a tutti, pure ai diversamente abili grazie ad una speciale sedia che consentiva di arrivare sino al mare senza essere trasportati in braccio. Un luogo dove veniva diffusa la cultura e non solo tramite i libri messi a disposizione. Un bel posto che però non riaprirà. “Innumerevoli le difficoltà incontrate –dicono da Addiopizzo – illegalità diffusa, allergie alle regole, concorrenza sleale, burocrazia infinita, autorizzazioni che arrivano a stagione inoltrata e anche quest’anno a Capaci non andrà meglio, a vantaggio dei lidi privati. A queste condizioni i costi di gestione sono troppo alti. Si rischia di far passare un messaggio pericolosissimo: facendo tutto in regola non si riesce a spuntarla. E invece Addiopizzo prova ogni giorno a dimostrare il contrario: legalità e sviluppo economico possono e devono camminare assieme. A Capaci addirittura, un lungomare che è fruibile solo per un terzo, con un danno economico e d’immagine incalcolabile – spiegano i volontari dell’associazione-. Dopo il quarto lotto il regno dell’illegalità, dove vige la legge del più forte. Diverse casupole in lamiera che ricordano le baraccopoli brasiliane e sulla spiaggia delle porte realizzate con i pali dei divieti di sosta saldati tra loro e divelti dalla strada. Da anni gli amministratori si riempiono la bocca dicendo di puntare al modello San Vito Lo Capo, ma di fatto pochissime azioni concrete. Si potrebbe cominciare chiudendo la strada al traffico, assicurando dei mezzi di trasporto alternativi, assegnando le spiagge e curandosi anche dell’offerta culturale e non solo del denaro offerto. Con Karaoke e disco music –proseguono da Addiopizzo- non si attraggono turisti e non si migliora il tenore di vita dei residenti”.
A prescindere da Sconzajuoco –concludono dal comitano- “noi vorremmo una spiaggia libera ad ingresso libero e accessibile a tutti. Su richiesta servizi a pagamento. Niente cabine, niente cemento ma, per quanto possibile, materiale di riciclo”. Addiopizzo comunque promette di sedersi al tavolo con gli amministratori locali, per cercare di valorizzare al massimo il lungomare
Continuate a lottare. Non gliela date vinta. Vi ammiro!
MI DISPIACE CHE VIVO NEGLI U S A SE NO SAREI CON VOI A LOTTARE CONTRO QUESTI ESSERI INCIVILI CRIMINALI E SENZA UN MINIMO DI INTELLIGENZA CHE DIO VI AIUTI VI ABBRACCIO