Partinico. “Campagna per l’ambiente”, polemiche da Rifondazione Comunista
“Non solo noi partinicesi siamo costretti a pagare la più alta tariffa mai applicata in tutte le città siciliane per un servizio inesistente, ma addirittura veniamo additati come incivili e responsabili del degrado ambientale. Quindi oltre il danno, la beffa!”. Piovono critiche dal partito della Rifondazione Comunista di Partinico contro l’amministrazione Lo Biundo, che ieri nel corso di un incontro pubblico ha diffuso la campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente comunicando di aver coinvolto chiesa e scuola. Salvo Lo Biundo e l’assessore Giovanni Pantaleo in una lettera hanno invitato la cittadinanza al rispetto dell’ordinanza che regola il conferimento dei rifiuti e che prevede pesanti sanzioni per i trasgressori. “Rimaniamo allibiti non solo dall’incompetenza e dalla totale assenza di efficacia amministrativa da parte di questa giunta, ma anche dalla sua spregiudicatezza –commentano i comunisti. Come se fosse possibile, oltre che politicamente corretto –affermano-, attribuire all’insensibilità dei cittadini la responsabibilità del distastro ambientale perpetrato ogni giorno nel nostro paese. Come se fosse possibile far dimenticare che i primi responsabili di tutto ciò sono l’amministrazione comunale e l’ATO rifiuti.
Solo Lo Biundo, Pantaleo, il presidente del consiglio Aiello e soci potevano avere la faccia tosta di tentare di mistificare e nascondere una chiara verità, che é quella denunciata nel 2012 dall’ex assessore all’ambiente Bartolo Parrino e che noi come partito abbiamo sempre sostenuto: l’Ato è un carrozzone mangiasoldi che vive e si sostanzia della connivenza e accondiscendenza dell’amministrazione comunale di Partinico. Si tratta, dunque –si legge ancora nella nota di Rifondazione- della maldestra manovra di spostare l’attenzione di gravi responsabilità sempre su altri soggetti con l’aggravante questa volta di aver coinvolto la chiesa locale e la scuola.
Noi non cadiamo nel tranello –concludono dal circolo Peppino Impastato- ed invitiamo i cittadini a continuare a firmare per il ricalcolo della TARI, esosa ed ingiustificata tassa sui rifiuti, costringendo il sindaco ad applicare l’articolo 20 del Regolamento comunale, approvato anche dai consiglieri di maggioranza, che prevede il pagamento solo del 20% del tributo in caso di disservizi”.