Favoritismi in carcere per l’ex governatore Cuffaro, 20 indagati
Visite sospette all’ex governatore siciliano, Totò Cuffaro, detenuto a Rebibbia per favoreggiamento aggravato.
Secondo quanto scrive Il Fatto quotidiano, sotto inchiesta ci sarebbero diversi politici siciliani, tra cui il sottosegretario alo sviluppo economico con delega anche alla lotta alla contraffazione Simona Vicari del Nuovo Centro Destra.
Quest’ultima è indagata dalla procura antimafia perché avrebbe “spacciato per propri assistenti amici e fedelissimi dell’ex governatore”: l’ipotesi di reato è di concorso in falso, ma secondo il quotidiano la posizione dell’esponente alfaniana del governo Renzi potrebbe aggravarsi ulteriormente perché grazie a queste visite Cuffaro avrebbe curato i suoi interessi in campo immobiliare.
Gli altri indagati, una ventina in tutto, avrebbero portato con sé persone di fiducia di Cuffaro per ricevere direttive sullo “spostamento” di varie sue proprietà. Insieme a Vicari ha ricevuto un avviso di garanzia Giuseppe Firrarello, senatore forzista fino alla scorsa legislatura, suocero dell’altro sottosegretario siciliano di Ncd Giuseppe Castiglione.
Indagati, in Sicilia, secondo il quotidiano, sono anche Pippo Gianni, ex deputato nazionale che fino a qualche mese fa aveva un seggio all’Ars poi perso dopo le suppletive nella provincia di Siracusa, il parlamentare nazionale Giuseppe Ruvolo, di Cantiere Popolare che aderisce al gruppo Gal, la veneta Cinzia Bonfrisco, ex berlusconiana, e infine Salvo Fleres, già deputato azzurro e garante dei detenuti in Sicilia.
Sulla vicenda arriva la replica di Pippo Gianni: “La legge – dice – mi permette di portare chi voglio. Ma con me non è mai venuto nessun parente di Cuffaro e nei colloqui, che si sono sempre svolti in presenza di esponenti delle forze dell’ordine, non si è mai parlato di argomenti specifici, solo del più e del meno”.
“Con me – aggiunge il politico, che specifica di non aver ricevuto avvisi di garanzia e si proclama a disposizione dei magistrati’ – c’erano collaboratori politici a livello nazionale e regionale. Anche se è passato qualche anno, posso dirle che c’erano deputati regionali e qualche avvocato, ma nessun parente di Cuffaro.