Ato Rifuti Pa 1, operai che lavorano ad Isola delle Femmine ancora diffidati
Si sono presentati questa mattina a Partinico, accompagnati da un legale del Comune di Isola delle Femmine, per consegnare al Commissario dell’Ato Rifiuti Palermo 1 Matteo Scillufo, le proprie memorie difensive sull’ennesima diffida ricevuta dall’azienda per aver prestato servizio in favore dell’ente locale, disattendendo le disposizioni impartite dal caposquadra.
Sono gli unici 4 dipendenti che, nei mesi di marzo ed aprile 2015, mentre i loro colleghi si astenevano dal lavoro, hanno regolarmente svolto servizio ad Isola delle Femmine e che, dopo una prima diffida, l’8 maggio scorso, si sono visti notificare l’ennesima nota di contestazione, firmata da due funzionari della società, che annuncerebbe l’adozione di sanzioni di disciplinari.
Per il sindaco Stefano Bologna, “le incredibili motivazioni addotte dai dirigenti Ato, sarebbero legati alla mancata opposizione delle firme, da parte dei lavoratori, nei registri aziendali, nonché all’inosservanza delle direttive dettate dal caposquadra nel periodo tra il 18 e il 30 aprile scorso”.
Il primo cittadino di Isola delle Femmine definisce l’iniziativa intrapresa dall’Ato “del tutto priva di fondamento tecnico/giuridico, pirandelliana nella dinamica argomentativa e kafkiana sul piano dell’effetto pratico. E’ paradossale – aggiunge – punire chi lavora”.
I quattro dipendenti richiamati dall’Ato, secondo il sindaco Stefano Bologna, sarebbero infatti “rei per aver responsabilmente lavorato, in un contesto di piena emergenza tantè che si continua ad operare in regime di 191, per assicurare un servizio essenziale che la società d’ambito non è in grado di fornire. Rei di avere lavorato ad Isola delle Femmine in cui la stessa società li ha destinati e – prosegue Stefano Bologna – per avere firmato quotidianamente i fogli di presenza attestanti gli orari di servizio, senza percepire un euro a causa dei vergognosi ritardi nel pagamento degli stipendi. Rei – aggiunge il sindaco – di non avere seguito le disposizioni impartite da loro capo squadra che, paradossalmente, in quel periodo si è astenuto dal lavoro”.
Il primo cittadino sottolinea che “anche grazie al senso di responsabilità di questi 4 padri di famiglia, oggi Isola delle Femmine è un paese pulito e ordinato. Evidentemente – dice ancora Stefano Bologna – cancellare i tragici anni delle gestione fallimentare dell’Ato, ha turbato chi, del disastro, ha palesi responsabilità”.
“Il Comune di Isola delle Femmine – conclude il sindaco Bologna – accanto agli enti locali del comprensorio, col sostegno degli operatori Ato e Temporary che meritano un lavoro sicuro e retribuzioni regolari, non si farà intimorire da questi atti vergognosi che offendono la dignità di chi svolge una lavoro difficile e fondamentale per le nostre comunità, né tantomeno verrà offeso da maldestri colpi di coda di una burocrazia insufficiente e improduttiva che vuole proteggere solo se stessa”.