Alcamo. Morte Lorenz, giallo su test tossicologico

E’ giallo sulle mancate analisi sul campione di sangue prelevato ad Aminta Altamirano Guerrero, la madre di Alcamo accusata dell’omicidio del figlio Lorenz di appena 5 anni, morto per un’overdose di psicofarmaci.

Secondo quanto riporta oggi il Giornale di Sicilia, gli esami sarebbero stati diposti dalla Procura di Trapani ma il personale sanitario del nosocomio alcamese non li avrebbe eseguiti.

Il dato è emerso al processo durante la deposizione come teste dell’accusa, del sostituto commissario Cinzia Castiglione.

Gli esami tossicologici effettuati sul bambino di 5 anni, eseguiti dal professore Paolo Procaccianti, direttore dell’Istituto di medicina legale del policlinico universitario di Palermo, confermarono che il decesso è avvenuto per un’overdose di amitriptilina. La molecola è contenuta in un farmaco antidepressivo, dello stesso tipo usato dalla madre del piccolo.

Il test tossicologico su Aminta Altamirano Guerrero, pertanto, sarebbe servito ad appurare se la donna, così come emergerebbe dalle indagini, abbia tentato il suicidio ingerendo una massiccia dose del farmaco. Un esame irripetibile. Secondo quanto riferito ieri in aula dal funzionario di polizia i sanitari dell’ospedale di Alcamo avrebbero detto che il campione era inutilizzabile.

A questo punto, non è esclusa l’apertura di un’indagine

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