Agorà. Revocati i domiciliari a Dina, Clemente e Mineo

Da ieri pomeriggio sono tornati liberi i deputati regionali Nino Dina e Roberto Clemente e l’ex parlamentare Franco Mineo.

La revoca dei domiciliari è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari Ettorina Contino perché sono cessate le esigenze cautelari e, soprattutto, perché, sostengono i legali, agli indagati andava contestato un reato diverso. I fatti oggetto dell’indagine “Agorà” che ha portato all’arresto dei politici, vanno inquadrati in quelli sanzionati dall’articolo 86 del decreto 570 del 1970. Un articolo che, dal punto di vista delle contestazioni penali, differenzia il politico nazionale da quello regionale. E le cose cambiano, visto che in questo caso si tratta di un reato che prevede una pena massima di tre anni e cioè al di sotto del tetto dei quattro anni a partire dal quale può scattare una misura cautelare. Da qui la revoca immediata degli arresti domiciliari.

Dina e Clemente nell’interrogatorio di garanzia si erano avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip. Aveva respinto le accuse, invece, Mineo.

Domiciliari revocati anche per politico palermitano Giuseppe Bevilacqua.

L’inchiesta“Agora” avrebbe accertato una presunta compravendita di voti nel 2012 per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e per il Consiglio comunale di Palermo.

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