Isola delle Femmine, il Presidente Rappa risponde per le rime all’opposizione
“Le osservazioni del gruppo P.D.R. sulle asserite violazioni regolamentari e di legge, addebitate alla Presidenza, sono assolutamente prive di fondamento”.
Ad affermarlo è il vertice del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine Piero Rappa, rispondendo alle accuse rivoltegli dall’opposizione che, nell’ultima seduta consiliare, ha abbandonato l’aula.
“Fin dalla mia elezione – prosegue Rappa – ho sempre rispettato ed applicato le norme sul funzionamento dell’assise civica e, in particolare, le prescrizioni sulla convocazione e sullo svolgimento delle sedute. Pertanto, non vorrei che la scelta dei Consiglieri di opposizione di abbandonare l’aula consiliare, ben prima dell’inizio della trattazione degli argomenti all’ordine del giorno, sia stata determinata non tanto dalla mia condotta, quanto piuttosto dal timore di dimostrare, attraverso il voto delle proposte presentate dal gruppo di maggioranza – riguardanti provvedimenti di indubbia utilità per la cittadinanza – la bontà del lavoro dei consiglieri di “Un’altra Isola..Si” e dell’Amministrazione in carica”.
Il Consiglio Comunale, del resto, nonostante l’assenza degli esponenti del P.D.R., ha approvato il regolamento per la rateizzazione dei tributi locali – che consente ai contribuenti di Isola delle Femmine di dilazionare nel tempo il pagamento dei debiti nei confronti dell’Ente – nonché l’istituzione di un capitolo di spesa per l’attivazione di uno Sportello comunale per il Lavoro, nel quadro del progetto regionale Garanzia Giovani.
“I componenti dell’Opposizione – afferma ancora il Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine – anziché abbandonare l’aula, sottraendosi al confronto democratico sui problemi del nostro Paese, avrebbero dovuto partecipare alla seduta, esprimendo la loro posizione sugli importanti argomenti discussi. Spero, comunque – conclude Piero Rappa – che i consiglieri del PDR, ai quali verrà sempre garantito dalla Presidenza il rispetto dei diritti loro attribuiti dalla legge, ritornino ben presto a prendere parte alle adunanze, assolvendo con spirito di servizio ai doveri per cui sono stati eletti”.