Bimbo avvelenato, è iniziato il processo per la madre
Sarà tradotta in lingua italiana la trascrizione delle intercettazioni ambientali captate in carcere durante i colloqui tra Aminta Altamirano Guerrero –accusata della morte del figlioletto- e il padre. I due durante la conversazione parlano in messiccano e il collegio giudicante ha autorizzato la traduzione.
Per Aminta Altamirano Guerrero, 34 anni, ieri è cominciato il processo dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Trapani per omicidio volontario del figlio Lorenz di cinque anni, morto a seguito dell’assunzione di psicofarmaci.
La tragedia si è consumata in un’abitazione del centro storico di Alcamo nel luglio 2014.
Secondo l’accusa, la donna “si e’ resa responsabile dell’omicidio del proprio figlio mediante la somministrazione volontaria di medicinali antidepressivi”.
Aminta Altamirano Guerrero ha sempre respinto l’accusa e ha sostenuto di non essersi accorta del malore del figlio. La bottiglietta del farmaco vuota e’ stata trovata in casa, nel cestino dei rifiuti. Dentro la borsa della donna la polizia ha scoperto un foglietto sul quale la donna avvrebbe annottato l’annuncio di morte per lei e per il figlioletto e avrebbe pure scritto di non fare alcuna autopsia.