Ato Rifiuti, operai minacciano di darsi fuoco
Minacciano gesti eclatanti. E’ altissima la tensione fra i lavoratori dell’Ato Rifiuti Palermo 1 che questa mattina all’auto parco di Capaci hanno nuovamente alzato la voce per rivendicare quanto gli spetta: hanno portato una tanica di benzina dicendo volersi dare fuoco. Da gennaio infatti sono senza stipendio e all’orizzonte non sembrano esserci buone notizie. Due sono le questioni da risolvere.
La prima è il pignoramento di 30 milioni di euro richiesto e ottenuto dall’Amia per l’utilizzo della discarica di Bellolampo negli anni passati, che di fatto impedisce i versamenti da parte dei comuni. Una situazione che non permette ai sindaci di gestire il servizio e che ha messo in ginocchio gli operai che da mesi non ricevono più soldi. I comuni sperano in un pronuncimento favorevole da parte del tribunale che dovrà emettere una nuova sentenza a fine maggio per confermare o bloccare il pignoramento. Ma i sindaci sperano in una soluzione più immediata.
Per cercare di calmare gli animi questa mattina a Capaci sono intervenuti i carabinieri e gli amministratori locali della zona, ma considerato il clima pesante è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco e del 118 per fermare eventuali episodi più gravi. A protestare sono sopratutto gli operai in servizio a Carini che avrebbero impedito anche ai colleghi di Capaci di continuare a lavorare. Di conseguenza la raccolta dei rifiuti è nuovamente ferma. Raccolta bloccata o a rilento anche negli altri comuni dell’Ato. La seconda questione riguarda invece i rapporti tra i comuni e il commissario straordinario dell’Ato Matteo Scillufo. I sindaci chiedono che sia fatturata singolarmente ogni voce di spesa, mentre il commissario si oppoone a questa richiesta. Nei giorni scorsi gli amministratori locali si sono presentati alla Regione incontrando l’assessore all’enegia Vania Contraffatto e chiedendo la rimozione di Scillufo.
Non sta vivendo i disagi legati alla mancata raccolta dei rifiuti, il comune di Isola delle Femmine, dove l’amministrazione ha affidato il servizio ad una ditta esterna tra le polemiche deli operai che comunque non vengono pagati. Dopo l’avvio della differenziata oltre un mese fa, adesso Liberacqua onlus, il comitato “Isola bene comune” e “il giornale di Isola” hanno lanciato una campagna per ottenere uno sconto sulla Tari.