Si allarga l’inchiesta dopo l’arresto di Roberto Helg

L’arresto di Roberto Helg sta provocando un terremoto all’interno della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino. Giangiacomo Palazzolo  sindaco di Cinisi – azionista di minoranza della  Gesap – chiederà le  dimissioni del presidente del Consiglio di Amministrazione della  società, Fabio Giambrone.  «Innanzi alla gravità di quanto accaduto – afferma Palazzolo  – blanda ed inadeguata appare la reazione del Presidente  Giambrone, dal quale ci si sarebbe aspettati una reazione reale  ed efficace dinanzi al fatto criminale che ha avuto per  protagonista il Vice Presidente Roberto Helg». «Limitarsi a dichiarare che la Gesap si costituirà parte civile appare minimale e deficitario dinanzi  alla gravità dell’accaduto».
Intanto l’inchiesta su Helg si è già allargata. La procura vuole verificare se l’aeroporto sia stretto nella morsa di un sistema gestito da una cricca. Già da prima del caso Helg i magistrati cercavano di scoprirlo. All’inizio, un anno e mezzo fa, era solo un’indagine conoscitiva, per capire i motivi dei ritardi nella realizzazione dei lavori di ammodernamento. Nel gennaio dell’anno scorso, la procura di Palermo ha aperto una vera e propria inchiesta sull’assegnazione e la gestione degli appalti per lo scalo di Punta Raisi. I magistrati hanno anche inviato la squadra mobile ad acquisire alcuni atti. E a sorpresa sono stati notificati dei provvedimenti di proroga dell’inchiesta, per reati pesantissimi. Associazione a delinquere e abuso d’ufficio. Nel registro degli indagati – secondo quanto riporta Repubblica – c’è il nome di Carmelo Scelta, il direttore generale che nei giorni scorsi veniva citato da Helg. Giacomo Terranova, l’ex amministratore delegato della società di gestione aeroportuale, Vincenzo Petrigni, ex responsabile degli Affari generali e legali, e l’ingegnere Giuseppe Liistro, responsabile unico del procedimento per molti appalti dell’aeroporto. Ma l’indagine è ancora top secret. E adesso potrebbe arricchirsi di nuovi spunti visto che Helg mentre chiedeva i soldi parlava al plurare: “dobbiamo dare a loro la certezza dell’impegno”. Adesso il vicepresidente della Gesap si trova rinchiuso al carcere Pagliarelli. E’ accusato di estorsione per aver chiesto una mazzetta da 100,000 euro a Santi Palazzolo per continuare a gestire il suo punto vendita all’interno dell’aeroporto. Helg ha confermato dicendo di averlo fatto per bisogno perchè ha la casa pignorata. Da presidente della Camera di commercio di Palermo, ruolo che ricopriva da nove anni, Helg, percepiva 46 mila euro lordi all’anno, ai quali aggiungeva circa 30 mila euro che guadagnava come vice presidente della Gesap.Intanto continuano ad arrivare numerosi attestati di stima per la decisione per il titolare della pasticceria di Cinisi Palazzolo che lo registrato mentre gli chiedeva i soldi e fatto arrestare. Solidarietà è arrivata oggi dal movimento “La Rigenerazione” che si unisce alla richiesta del presidente del consiglio comunale di Cinisi e dei gruppi Pd ed è tempo di cambiare, di far costituire il comune come parte civile al processo. Solidarietà anche Eusebio D’Alì candidato a sindaco di Carini che propone di concedere a gratuitamente per un anno a Palazzolo l’affitto dello spazio commerciale all’interno dell’aeroporto.

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