Sequestrato e picchiato, notte da incubo per un rumeno (foto)

Gli hanno teso un tranello, attirandolo con una scusa nell’abitazione di un connazionale a Calatafimi Segesta, sono state ore terribili per O. Vlad rumeno di 29 anni che è stato sequestrato e picchiato per un’intera notte. La vittima è stata pure derubata.
Il ventinovenne, che lavora come pastore in un ovile, è stato contattato telefonicamente intorno alle 20.00 di sabato sera ed invitato da un connazionale Vasilica Vlase a recarsi nella sua abitazione; nel tragitto il rumeno ha incontrato un collega Catalin Babiuc Sever ed insieme sono arrivati a casa di Vlase, dove è cominciato l’incubo per il pastore. Ai due connazionali se n’è aggiunto un terzo Ionut Vlase.
Il ventinovenne è stato scaraventato a terra ed immobilizzato. I suoi connazionali hanno cominciato a colpirlo violentemente con un tubo in gomma, con un bastone in legno e addirittura con un’ascia. Con un coltello puntato alla gola la vittima è stata ripetutamente minacciata di morte e mentre veniva percossa le sono stati rubati i documenti di riconoscimento, il telefono cellulare e 150 euro in contanti.
I tre rumeni hanno allentato le presa solo alle 5.00 del mattino, per andare a dormire. Vlad è stato lasciato su una sedia, per lui era impossibile chiedere aiuto o fuggire, la porta di casa era stata chiusa a chiave. Intorno alle 6.30 però Ionut Vlase si è alzato per andare a lavoro e prima di uscire ha nuovamente minacciato di morte il pastore. L’aguzzino ha però lasciato la porta aperta e così il ventinovenne è riuscito a scappare e si è rifugiato in un’abitazione vicina, dove ha atteso i soccorsi.
Il rumeno è stato trasportato da un’ambulanza del 118 al pronto soccorso di Calatafimi – Segesta. Sono stati i medici a richiedere l’intervento dei carabinieri della compagnia di Alcamo. I militari ascoltata la testimonianza della vittima si sono subito messi sulle tracce dei tre rumeni, che sono stati arrestati.
Il pastore ventinovenne è stato giudicato guaribile in 15 giorni, ha riportato diversi traumi: cranico facciale, dorsale ed addominale.
Secondo gli investigatori, alla base del sequestro e della violenza potrebbe esserci un regolamento di conti tra connazionali.
Vasilca Vlase
Catalin Babiu Sever
Ionut Vlase