Scongiurata l’emergenza idrica, sarà Amap a gestire il servizio
Verso una soluzione l’emergenza idrica esplosa nei Comuni della provincia di Palermo che interessa 500.000 abitanti ; scongiurata l’interruzione dell’erogazione dell’acqua.
Si prospetta, infatti, il trasferimento da parte dell’Ato della gestione del servizio idrico integrato tramite la cessione del ramo di affitto Aps all’Amap, l’azienda acquedotti del capoluogo. E’ quanto emerso nell’incontro di ieripomeriggio in prefettura.
Una soluzione da tempo sollecitata dal sindaco Leoluca Orlando e che ora ha avuto il via libera anche dall’assessore regionale Vania Contraffatto che prospettava il trasferimento delle reti ai Comuni e la riesumazione del ‘carrozzone’ Eas, l’Ente acquedotti siciliano.
“L’assessore – si legge nel verbale della prefettura – prende atto delle mutate condizioni rappresentate dall’Amap e manifesta il nulla osta affinchè l’Ato trasferisca la gestione del servizio idrico”.
In un comunicato stampa l’assessore Contraffato spiega che “la Regione non si è mai tirata indietro. Avevamo stabilito che avremmo stanziato 8 milioni di euro e lo ribadiamo. La cifra verrà assegnata proporzionalmente ai singoli comuni. La Regione potrà anche liquidare le somme all’ Ato che le potrà destinare ad Amap, su delega dei comuni. E’ stato deciso, inoltre, che non ci sarà alcuna gestione trentennale e per quanto riguarda la depurazione – continua l’assessore – viene confermato quanto da noi più volte ribadito ovvero che, da un punto di vista normativo, non possono essere previste deroghe. Ormai si era giunti ad un bivio – conclude la Contraffatto – la corda non poteva essere più tirata. Mi auguro che nessuno ponga più problemi dell’ultimo minuto e che si proceda nel percorso definito tutti insieme”.
L’Amap si è detta disponibile a gestire il servizio fino al 30 settembre, il problema però sono i 202 lavoratori: in questa fase transitoria la società se ne farebbe carico, mentre dal primo ottobre tutto dipenderà da quanti comuni entreranno in Amap: se non entreranno gli ex Aps, i licenziamenti saranno inevitabili. La società chiede comunque garanzie sul fatto che i comuni possano darle la gestione in house del servizio. Niente deroghe per i depuratori, visto che non sono consentite, ma l’Ato si è impegnato a stilare un certificato di consistenza, a dire cioè qual è lo stato dei depuratori all’atto della consegna.