Il sindaco di Cinisi Palazzolo: “sfiduciamo il commissario dell’Ato”

Una sfiducia politica nei confronti del neo Commissario Straordinario dell’Ato rifiuti Palermo 1 Matteo Scillufo. A promuoverla è il sindaco di Cinisi Gian Giacomo Palazzolo che in un comunicato stampa non risparmie dure critiche nei confronti del nuovo vertice della società d’ambito.

Alla base della polemica, i centri di costo. Il nuovo commissario non sarebbe disponibile ad istituirli. Una condizione inappropriata secondo Palazzolo che parla di “posizioni inconciliabili”. I centri di costo permetterebbero ai singoli comuni di pagare direttamente dipendenti, discariche e mezzi vincolando le somme stanziate ad una specifica destinazione. I comuni in questo modo sarebbero responsabili dei pagamenti. Oggi questo avviene soltanto con le fatture per le discariche, mentre è l’Ato che decide come stanziare le altre somme versate dai sindaci.

“A seguito del poco cordiale incontro avuto con il commissario Scillufo, non parteciperò più a nessuna riunione convocata dallo stesso” scrive il sindaco di Cinisi. “La strategia aziendale del commissario oltre a non tenere adeguatamente conto del pignoramento di Amia, appare del tutto inappropriata a risolvere i problemi della società d’ambito. Non riconoscere da parte dello stesso, i centri di costo, così come deciso dall’assemblea dei sindaci è un passo indietro rispetto all’apprezzabile lavoro degli amministratori negli ultimi mesi.

Chiederò agli ai colleghi sindaci di sottoscrivere una sfiducia politica nei confronti del Commissario.” La disponibilità ad istituire i centri di costo era stato data negli ultimi mesi dagli ex commissiari Francesco Lombardo e più recentemente da Loredana Ferrara che però si è dimessa dopo poche settimana. Il sindaco di Cinisi ringrazia pure i 26 operai che nonostante non ricevano lo stipendio da tre mesi, “con grande senso di responsabilità continuano a garantire la raccolta. Ho dato mandato al mio uffico – conclude Palazzolo – di effettuare un versamento di 88,000 euro per consentire il pagamento degli stipendi.”