Furti di energia elettrica, aperta una maxi inchiesta
Una maxi inchiesta con centinaia di nomi è stata aperta dalla Procura di Palermo che sta indagando sui furti di energia elettrica. Semplici cittadini, disoccupati, commercianti, imprenditori e perfino appartenenti alle forze dell’ordine e impiegati Enel. A rivelarlo è il quotidiano La Repubblica.
In procura è stato necessario istituire un pool di magistrati che da mesi lavora all’inchiesta, affiancati dalla polizia e da una task force di 30 ispettori inviata dall’Enel per esaminare le utenze sospette. Tra i casi particolari, quello del titolare di un negozio di informatica di Palermo che è riuscito a creare un sistema capace di truccare il contatore per bloccare la registrazione dei consumi. Basta agganciare e rimuovere una sorta di spinotto per lasciare immacolato il contatore, almeno a occhio nudo. Solo una verifica approfondita, e cioè portando in laboratorio il misuratore dei consumi per analizzarlo, si può rilevare la modifica al software. Un hacker che dietro la sua porta avrebbe avuto la fila di clienti. Cittadini disposti a spendere fino a 300 euro per risparmiare sulla bolletta.
All’esame dei poliziotti della sezione “reati contro la pubblica amministrazione” ci sono seimila nomi. È un elenco trovato dagli investigatori in una pendrive sequestrata all’uomo che ha gettato nei guai l’Enel per le perdite accumulate dal 2011. Si tratta di centinaia di migliaia di euro.
Il fenomeno dei furti di luce ha subito un’impennata negli ultimi anni. Dal primo gennaio 2012 al 20 novembre 2013, sono circa 8,000 i casi scoperti in città e provincia. I vertici dell’Enel hanno scoperto che alcuni impiegati infedeli fanno parte di questa filiera criminale. Così la società manda da Roma ogni mese una trentina di tecnici specializzati che periodicamente arrivano nei palazzi, nelle attività commerciali e nelle ville di noti professionisti a fare i controlli. I magistrati adesso si apprestano a chiudere le indagini e a iniziare il processo.
E be
Quanto impegno quando a perdere sono le grandi multinazionali
Se la maxi truffa era a carico dei cittadini volevo vedere