Castellammare del Golfo. Il datore di lavoro lo licenzia e tenta di uccidere il collega, arrestato (foto)
Tenta di uccidere un collega di lavoro per futili motivi. Arrestato a Castellammare del Golfo, Antonio Zummo, 29 anni, bracciante agricolo.
L’uomo aveva pianificato la vendetta dopo essere stato licenziato, a causa proprio delle lamentale del collega di nazionalità tunisina, con il datore di lavoro, per lo scarso rendimento di Zummo. Entrambi prestavano servizio in un podere di contrada Gagliardetta a Castellammare del Golfo. Ed è qui che all’indomani di un’accesa discussione il bracciante agricolo ha tentato di uccidere il tunisino tendendogli un agguato, al quale è riuscito a scampare. Antonio Zummo ha sparato contro il collega un colpo di fucile che lo ha raggiunto alla testa.
Il sopravvissuto è riuscito a chiedere aiuto ed è stato soccorso da un’ambulanza del 118 che lo ha trasportato all’ospedale Villa Sofia di Palermo dove sottoposto ad un intervento chirurgico. La vittima ha riportato “multiple lesioni da arma da fuoco al volto con presenza di numerosi pallini metallici in tutta la regione del viso ed almeno due allocati in sede posteriore delle cavità oculari”.
Il tunisino si trova adesso ricoverato con una prognosi di 50 giorni e rischia di perdere la vista.
Ad arrestare Antonio Zummo, sono stati i carabinieri della compagnia di Alcamo che venuti a conoscenza dell’accaduto si sono subito messi sulle tracce del bracciante agricolo. Dopo aver raccolto la testimonianza della vittima in ospedale, le dichiarazioni di persone che hanno soccorso il tunisino e visionato le immagini del sistema di videosorveglianza installato nel podere di contrada Gagliardetta, i militari sono andati a prendere a casa Zummo. Perquisita l’abitazione, hanno rinvenuto in lavatrice gli indumenti indossati dal bracciante agricolo al momento dell’agguato, pronti quindi per essere lavati ed eliminare ogni traccia; e mille euro in contanti che probabilmente servivano a Zummo per fuggire.
Successivamente i carabinieri della compagnia di Alcamo con l’ausilio del nucleo cinofili di Palermo hanno perlustrato le zone vicine al luogo del delitto alla ricerca dell’arma utilizzata dall’uomo. Poco distante da contrada Gagliardetta a Castellammare del Golfo, sono stati ritrovati un fucile calibro 12 marca Bernardelli con matricola abrasa , 4 cartucce, 486 ogive per proiettili, 256 bossoli per proiettili e 800 fondelli per innesco da pistola, verosimilmente utilizzati per fabbricare artigianalmente le munizioni. Per Antonio Zummo, accusato di tentato omicidio, si sono aperte le porte del carcere San Giuliano di Trapani