Carini. L’appello di Pif al sindaco Agrusa: “una targa per Carmelo Iannì” (video)

carmelo iannìIl 28 agosto 1980 un commando armato fece irruzione nella hall dell’hotel “Riva Smeralda” a Villagrazia di Carini, obiettivo dei killer il proprietario Carmelo Iannì, un uomo coraggioso che mise a repentaglio la sua vita per collaborare con la polizia.

Nel piccolo albergo a due passi dal mare, erano arrivati alcuni chimici venuti da Marsiglia a Palermo per insegnare le tecniche di raffinazione della droga ai chimici locali.

La polizia aveva bisogno di potere seguire tutti i passi, tutte le conversazioni di quei francesi che facevano affari con la mafia. Bisognava perquisire le loro stanze e per farlo c’era un solo modo, travestirsi da personale dell’hotel. Iannì accettò, firmando la sua condanna a morte. Gli stessi poliziotti infiltrati, il 24 agosto 1980 parteciparono al blitz in una villa di Trabia, era una raffineria. C’era pure il boss Gerlando Alberti che dal carcere ordinò l’omicidio dell’albergatore Iannì.

Una vittima innocente della mafia, di lui se ne parla poco e a Carini probabilmente non è mai stato ricordato. Ha deciso di pensarci Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, che lancia un appello al sindaco Giuseppe Agrusa, affinchè faccia realizzare almeno una targa in memoria di Carmelo Iannì

GUARDA L’APPELLO

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