Carini. Esposto-denuncia contro l’emergenza rifiuti
Finisce in Procura e alla Corte dei conti l’emergenza rifiuti che a Carini ormai è diventata una costante. Una decina di cittadini questa mattina hanno sottoscritto una denuncia da presentare alla locale caserma dei Carabinieri. A promuoverla il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Ambrogio Conigliaro. Nel documento viene contestata l’interruzione di pubblico servizio, sia per la mancata raccolta dei rifiuti, “in molte zone del territorio il servizio non viene svolto da mesi”, sia per l’impossibilità di percorrere alcune strade, bloccate da numerosi sacchetti di spazzatura, come avvenuto in questi giorni in via Rocco Chinnici, dove ignoti hanno sparso rifiuti al centro della carreggiata rendendo impossibile la circolazione. Nella denuncia si ipotizza anche il reato di disastro ambientale a causa dell’immondizia non raccolta per molto tempo e danni alla salute pubblica considerando che i rifiuti non raccolti vengono incendiati producendo diossina. Immancabile poi il riferimento al costo del servizio che “negli ultimi 10 anni – si legge nella denuncia – è incrementato di oltre il 200% e negli ultimi tre anni la raccolta è stata praticamente inesistente con continui ricorsi all’ordinanza di emergenza 191.” L’esposto è indirizzato alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, all’Arpa e al sindaco di Carini Giuseppe Agrusa.
Purtroppo ormai Carini è un paese in stato di abbandono per questo dobbiamo ringraziare l ignoranza e l incapacità di questo consiglio comunale con tutto il sindaco e compagnia pronti à scaricare le colpe sempre alle passate legislature ma io penso che ognuno di noi debba assumersi le proprie responsabilità ci sono moltissime priorità a Carini la spazzatura che oltre a farcela pagare a carissimo prezzo non viene neanche raccolta la disoccupazione che è arrivata alle stelle abbiamo una zona industriale invidiabile che prima era molto florida ora sembra un cimitero le strade di Carini sono piene di buche non si fanno cantieri per ripristinare il paese e nessuno fa niente per cambiare la situazione e se qualcuno si ribella al sistema gli bruciano pure la macchina ci vorrebbe più partecipazione da parte di tutti non parole ma fatti