Riunone Ato alla Cantina Borbonica di Partinico, si discute dei “centri di costo”
Prima riunione tra la neo commissaria straordinaria Loredana Ferrara e i sindaci soci dell’Ato rifiuti Palermo 1. L’assemblea si è svolta questa mattina in un luogo insolito, la Real Cantina Borbonica di Partinico. Secondo indicrezioni la scelta sarebbe stata dettata dalla volontà di ridurre i costi eliminando una delle sedi dell’Ato. Una ipotesi che già era stata avanzata al tavolo nei mesi scorsi.
Porte chiuse alla stampa, mentre fuori carabinieri e polizia presidiavano l’esterno della struttura. La società sta attraversando un momento molto difficile. I dipedendenti sono senza stipendio da almeno due mesi e l’Ato come è noto non ha più soldi in cassa per garantire il servizio. Ad aggravare il caos già esistente la mancata fornitura dei compattatori da parte della ditta Ecoburgos che vanta un credito di oltre due milioni di euro. Sul bilancio dell’Ato pesa anche un debito con l’ex Amia che potrebbe trasformarsi in un pignoramento nei confronti del comuni soci che vivono una drammatica crisi economica.
Una situazione esplosiva con gli operai sul piede di guerra. Con pochi mezzi a disposizione la raccolta nei paesi avviene a rilento. Oggi i sindaci cercano di trovare una soluzione anche se probabilmente si tratterà un ulteriore pezza per galleggiare qualche altra settimana. Secondo quanto è trapelato dalla riunione, si è discusso della possibilità di avviare il metodo dei cosiddetti “centri di costo”, ovvero ogni comune che paga le fatture, otterrà il servizio perchè i soldi versati andranno a coprire direttamente il costo dei dipedendenti e dei mezzi impiegati nei singoli paesi che sono in regola con i pagamenti. Chi non paga invece, non avrà compattatori e operai. Si tratta di un’ipotesi che circola da tempo che fino ad oggi però non è stata attuata.