Rifiuti, c’è l’accordo ma i sindacati si spaccano

E’ una “fumata grigia” quella uscita ieri sera dal dipartimento regionale ai Rifiuti. A riunirsi il tavolo tecnico per decidere del futuro lavorativo dei 276 ex dipendenti di “Alto Belice Ambiente spa”.

A siglare l’accordo, sono stati soltanto due rappresentanti sindacali aziendali: Benedetto Bisconti della Cisl e Pietro Quartararo della Uil.

Cgil e nessuno dei dirigenti provinciali delle siglie confederali ha voluto invece dare il proprio assenso alla riduzione degli orari contrattuali e dei livelli retributivi.

I sacrifici erano stati chiesti dai sindaci dell’Ato Palermo 2 ai lavoratori nel passaggio alla nuova società di scopo “Belice Impianti srl”.

L’accordo siglato ieri prevede la riduzione dei livelli parametrali da “A” a “B” per tutti i dipendenti assunti durante la gestione “Alto Belice Ambiente spa” e con l’azzeramento dell’anzianità maturata.

Tutti gli attuali livelli retribuitivi dell’area tecnico-amministrativa scenderanno di un punto da 8° a 7° e così via. Prevista anche una riduzione delle ore lavorative: il 6% per il II livello, l’8,33% per il III e il 10% per il IV livello. Per tutti i quarantasei amministrativi, invece, è stata decisa una riduzione oraria del 20%. Questi ultimi non avranno inoltre più possibilità di straordinario. Le ore lavorative in eccedenza finiranno nella “banca ore”.

L’accordo contempla anche possibili passaggi di dipendenti dell’area “tecnico-amministrativa” ad “operativo area spazzamento”.

I sindaci di impegnano, dal canto loro, a versare le somme che serviranno a pagare gli stipendi entro il 30 di ogni mese. Si tratta comunque di un’intesa transitoria, valida fino al passaggio dei lavoratori nelle rispettive Srr. Almeno dunque fino al 30 giugno.

Leandro Salvia

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