Rifiuti, ancora in bilico i 276 lavoratori dell’Alto Belice Ambiente

La vicenda del fallimento dell’Ato Pa2 conferma, per chi ne avesse ancora dubbi, che a pagare il prezzo delle gestioni politiche delle aziende, utilizzate quale mantenimento di un sicuro bacino elettorale e soprattutto lontano da logiche industriali, sono sempre i lavoratori, che, sospesi dal 23 dicembre non hanno ricevuto né le retribuzioni dei mesi precedenti né alcun ammortizzatore sociale, la disperazione e la rabbia prendono il sopravvento”.

Ad affermarlo è Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente, intervenendo sulla vertenza dell’Ato Alto Belice Ambiente. Per il 12 marzo è stata fissata l’assemblea dei soci della Srr che all’ordine del giorno ha la richiesta di affitto ramo d’azienda alla curatela fallimentare di Alto Belice Ambiente, atto propedeutico e fondamentale, per il ritorno a lavoro dei 276 lavoratori.

“Se tutto fila liscio, si tornerà a lavoro comunque con pesanti decurtazioni sulle retribuzioni. La politica – aggiunge Giordano – si impegni almeno a velocizzare tutte le procedure, sindaci, Srr e Regione siciliana, chiudano questa vertenza con atti certi ed immediate, per far tornare alle loro attività i lavoratori, ed evitare che amarezza rabbia e mortificazione di uomini e donne prendano il sopravvento e determinino forti tensioni sociali”.

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