Partinico. Avevano trasformato le loro abitazioni in market della droga: condannati in quattro, c’è pure una donna
Erano stati arrestati due anni fa per spaccio di droga, adesso il gup di Palermo ha condannato diciotto persone coinvolte nell’operazione “Nikla”. Tra queste ci sono pure quattro partinicesi, tutti imparentati tra di loro. Due anni e otto mesi la pena per Benedetto Mattina; sei mesi per Fedele Russo; quattro mesi per Antonino Pezzino e tre mesi per Nancy Pezzino.
Tutti disoccupati, vivevano esclusivamente del provento delle loro attività di spaccio e tutti, a vario titolo, erano coinvolti quando c’era da acquistare la roba o quando si doveva procedere allo smercio dello stupefacente, che avveniva letteralmente in house. I loro appartamenti erano stati trasformati in market della droga che veniva fornita dai palermitani Andrea Di Maggio, Carmelo Sferruggia e Fabio Comito, condannati rispettivamente a sei anni e otto mesi, cinque anni e sei anni.
Le abitazioni di Mattina, Russo e dei Pezzino per la particolare ubicazione, offrivano ogni garanzia di sicurezza: dalle case popolari di via Petrocelli, proprio di fronte alla caserma dei Carabinieri, riuscivano ad osservare i movimenti in uscita delle pattuglie di Partinico, attivandosi di conseguenza.
(foto archivio “Operazione Nikla”)
In un’occasione qualcosa però andò storto: la moglie di Mattina fermata dai militari, aveva ben pensato di ingoiare una dose di cocaina. Nei giorni successivi, lo stupefacente assunto le provocò delle convulsioni, almeno così la figlia Nancy Pezzino, raccontava telefonicamente a Sferruggia, chiamato per richiedere una nuova “partita” di droga per rimpiazzare quella andata persa con l’incidente della madre.
Le indagini dell’operazione “Nikla” furono condotte dai carabinieri della compagnia di Partinico e del gruppo Monreale.
Gli altri condannati sono Giuseppe Cascino, Giuseppe Di Cara, Mouez Mansour, Hedi Mohamed Bedoui, Deborah Lodi, Palma Intravaia, Nicola Dainotti, Matteo Testa, Carolina Di Fatta, Benito Cordova, Fabio Cordova. Il giudice ha assolto Gabriele e Krizia Cutrera, Pietro Milazzo, Gianni D’Anna, Emanuele Spitaleri.