Intimidazioni e minacce per cacciare la concorrenza, arrestati due ambulanti
Intimidazioni, botte e mincce tra venditori abulanti a Monreale. I carabinieri hanno arrestato due uomini Massimiliano Salvia, 36 anni e suo fratello Salvatore, 27 anni, già destinari di provvedimenti di sequestro di merce – souvenir, abbigliamento e bijotteria – venduta abusivamente nelle scalinate di Via Torres, che collega Piazza Duomo con il vicino parcheggio degli autobus.
I due oltre a resistere ai provvedimenti nei loro confronti, da tre anni minacciavano i loro “concorrenti” bengalesi. Minacce ripetute, anche con armi, aggressioni fisiche e percosse, lancio di pietre e bastonate, oscenità rivolte alle donne quando erano assenti i mariti, fino ad appiccare fuoco alle bancarelle.
Al termine dell’indagine, i due, riconosciuti responsabili di estorsione aggravata continuata in concorso, per aver cercato di imporre il loro monopolio sul commercio ambulante, di lesioni personali aggravate continuate, di danneggiamento e di atti contrari alla pubblica decenza, sono stati sottoposti questa mattina agli arresti domiciliari nella loro abitazione di via Cappuccini.
Fondamentale, per la ricostruzione dei fatti, anche le testimonianze dei titolari delle legittime attività commerciali di via Torres che, nel collaborare con l’Arma, assistono però al persistente degrado di un’importante area della città, abbandonata all’incuria.
E’ da tempo che i Carabinieri di Monreale, spesso coadiuvati da personale della locale Polizia Municipale, svolgono delle operazione di controllo per contrastare l’occupazione abusiva del suolo pubblico. Una zona quella di Via Torres, che è stata spesso teatro di un feroce confronto tra pregiudicati monrealesi ed abusivi bengalesi.