L’ultimo saluto al dipendente comunale scomparso prematuramente
Tutto il paese, nella tarda mattinata di oggi, si e’ stretta attorno al dolore della famiglia di Vito Cristiano, la cui morte improvvisa, a soli 54 anni, ha lasciato un vuoto immenso in quanti lo hanno conosciuto, stimato e voluto bene.
Impiegato da oltre 20 all’ufficio tributi del Comune di Montelepre, Vito Cristiano e’ stato stroncato da un infarto fulminante, nella notte tra venerdì e sabato.
I funerali, sono stati concelebrati oggi, nel Duomo del paese, dall’arciprete Don Gaspare Randazzo e da Don Santino Terranova, parroco della Chiesa di Santa Rosalia.
Presente, alla celebrazione religiosa, anche la Commissione Straordinaria che amministra l’ente locale.
Entrambi i sacerdoti, rivolgendosi alla moglie di Vito Cristiano, Patrizia Maniaci e ai suoi due figli, Giuseppe e Laura, ancora adolescenti, hanno detto che “non ci sono parole da dire, di fronte ad una grave perdita come questa; una perdita difficile da comprendere soprattutto per la famiglia; l’unica cosa che ci resta da fare, e’ quella di trovare il conforto nella fede di Dio, chiedendo aiuto al Signore per accettare questo dolore e per comprendere il vero valore della vita, cercando di vivere serenamente, con se stessi e con gli altri”.
“L’enorme presenza di gente alle esequie – ha sottolineato Padre Randazzo – rappresenta un grande atto di affetto e di stima per la cara famiglia Cristiano”.
“La morte non è opera di Dio, come cita il libro della Sapienza – ha aggiunto Padre Terranova – ne Dio gioisce di fronte a questo. Ma siamo tutti di passaggio e la nostra patria non e’ la vita terrena, ma il cielo. Oggi – ha concluso il prelato – un figlio di Dio e’ ritornato nella casa del Padre che, lo ha accolto tra le sue braccia, con la sua immensa misericordia”.
Durante l’omelia, Don Santino Terranova, ha ricordato Vito Cristiano come “una brava persona, umile, sempre disponibile con il prossimo. Un uomo che si è rapportato con la società servendo gli altri; una persona da cui tutti dovremmo prendere esempio”.
A commuovere ulteriormente i presenti, una lettera a firma di tutti i colleghi che, la compagna di lavoro Elisa Sapienza, con la voce rotta dal pianto, ha letto in Chiesa.
“Sei sempre stato il nostro faro, pronto ad illuminarci di fronte a qualsiasi problema. Ci hai sempre aiutato a non incorrere in errori e a svolgere il nostro lavoro con serenità”.
E ancora : “ti sei sempre battuto per difendere i tuoi colleghi, sei sempre stato pronto a spenderti per gli altri. Nella vita si dice che tutti siamo utili e nessuno e’ indispensabile, be’ in questo caso non e’ così. Nulla, sarà più come prima, senza di te”.
Infine, Elisa Sapienza, nell’elencare i pregi del collega perduto ha detto: “Caro Vito ci mancheranno le tue battute, i tuoi sorrisi, la tua onestà, ma soprattutto ci mancherà il nostro caro compagno di lavoro”.
Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla Chiesa e, nonostante la forte pioggia, un interminabile corteo lo ha seguito, fino a Piazza della Vittoria, per l’ultimo saluto.
La sua famiglia, i parenti, gli amici di sempre, i colleghi e tanti, tanti conoscenti, con il volto segnato dalla tristezza, hanno detto “addio” ad un uomo “per bene”.