Incursione nella sede di Monreale, mancano documenti. Intanto l’assessore Contraffatto “cerca” i responsabili del fallimento
Furto nella notte nei locali dell’ex Cres di Monreale, che ospitano la sede dell’Ato rifiuti. Ignoti hanno portato via computer, materiale vario e anche delle carte.
Sul posto i carabinieri della Stazione di Monreale che indagano sulla vicenda.
La scoperta –scrive monrealenews.it– l’hanno fatta stamattina, intorno alle 7.45, gli impiegati dell’Alto Belice Ambiente, che si sono recati sul posto di lavoro. Tra i particolari, il fatto che il cancello esterno dei locali non presentava segni di effrazione, tanto che gli addetti sono entrati aprendo regolarmente con la chiave. Discorso diverso, invece, per le porte interne, che erano state visibilmente scassinate. Gli impiegati, al momento del loro ingresso, si sono accorti subito di quanto era accaduto, poichè nei locali regnava un grande disordine.
Trafugati diversi computer, ma anche ciò che era contenuto all’interno del magazzino, come scarpe e divise. Sembra, inoltre, che manchino anche alcune carte.
Sul posto i carabinieri per effettuare i rilievi. Difficile stabilire quando il raid sia accaduto, considerato che l’ultimo giorno in cui gli impiegati sono stati presenti all’interno dei locali è stato mercoledì. Giovedì e venerdì poi, nessuno si è recato sul posto di lavoro, gli operai erano al sit-in di protesta che si è tenuto prima davanti alla Prefettura e poi al dipartimento regionale ai Rifiuti. Sabato, invece, per gli amministrativi non era giornata lavorativa.
Un altro tassello oscuro, quindi, a proposito di un’azienda, l’Alto Palermo 2, che dopo il fallimento sta vivendo un momento di estrema difficoltà.
E sul fallimento della società dice la sua l’assessore Vania Contraffato, che parla di “discutibile amministrazione”. “A pagarne le conseguenze, oggi, sono i cittadini –afferma- che vedono lievitare la tariffa sui rifiuti e gli operatori che hanno perso il posto di lavoro. E’ una situazione intollerabile che ci spinge a voler accertare tutte le responsabilità amministrative, anche di chi non ha vigilato affinché non si arrivasse a questo punto”.
La questione viene affrontata al tavolo di crisi istitutito in assessorato con i vertici della SRR Palermo Ovest, i curatori fallimentari dell’Ato 2, i sindacati e una delegazione di sindaci dei 17 comuni coinvolti. L’intenzione è quella di stipulare un’accordo che consentirà ai 276 dipendenti di transitare nella società di scopo “Belice Impianti srl” che dovrebbe affittare il ramo dell’azienda fallita e quindi garantire la gestione del servizio dei rifiuti