Giovane morto in discoteca, si indaga allo Zen. Indignati i palermitani, mercoledì una fiaccolata
I giovani di Palermo scendono in piazza per Aldo Naro, il medico di 25 anni pestato fino alla morte venerdì scorso durante una festa di Carnevale alla discoteca Goa di Palermo.
La mobilitazione parte da Facebook con la pagina “Verità e giustizia per Aldo Naro”. Una fiaccolata partirà mercoledì prossimo dal Teatro Massimo.
Intanto i carabinieri stanno stringendo il cerchio attorno all’assassino. Sotto torchio alcuni giovani del quartiere Zen, ai quali i militari sono arrivati dopo aver visionato le immagini del sistema di videosorveglianza della discoteca. Le indagini non si fermano, sono state effettuate perquisizioni, analizzati i telefonini di alcuni partecipanti alla serata, ascoltati i titolari del Goa e i buttafuori.
I militari starebbero vagliando anche le posizioni del personale adibito alla sicurezza del locale.
Aldo Naro è morto per un calcio alla testa, è stato colpito mentre era a terra da uno o più aggressori. Un gruppo di giovani residenti nel rione San Filippo in queste ore vengono interrogati dai carabinieri.
E’ nel popolare quartiere palermitano dello Zen che si concentrano le indagini degli investigatori, perché da lì arriverebbero i responsabili della rissa finita in tragedia.
I titolari del Goa, sostengono però che era una serata ad inviti e che nessun ragazzo “fuori lista” si sia introdotto in discoteca.
Aldo con la sua comitiva aveva prenotato un tavolo nel privè, ma i quattro giovani che in particolare sarebbero stati individuati dai carabinieri, non indossavano il braccialetto che dà l‘accesso alla zona riservata. Un particolare che gli inquirenti hanno appurato grazie alle immagini, seppur poco nitide per il buio, di una delle ventisei telecamere del circuito di videosorveglianza del Goa.