Diversi Comuni affidano il servizio a ditte esterne, i sindaci: “salveremo i lavoratori”

Dopo San Giuseppe Jato, anche i sindaci di San Cipirello, Altofonte, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e Belmonte Mezzagno affidano temporaneamente il servizio di raccolta dei rifiuti a ditte esterne.

E’ la conseguenza del fallimento dell’Alto Belice Ambiente, 276 dipendenti da mercoledì scorso non lavorano e perciò che sei comuni su diciassette hanno optato per il “191”. La situazione è complessa, tanto che alla Regione è stato istituto un tavolo tecnico e in uno degli ultimi incontri è stato dato il via libera all’affitto del ramo d’azienda e al passaggio nella società di scopo “Belice Impianti srl”, costituita dalla Srr “Palermo Provincia Ovest”.

La trattativa è in corso, domani pomeriggio il presidente Filippo Di Matteo (che è stato ascoltato in Procura sulla vicenda Ato) incontrerà i sindaci dei 17 Comuni per ricevere le garanzie necessarie per incamerare il personale che dovrebbe passare alla società di scopo.

Condizione necessaria per il passaggio alla “Belice Impianti srl” è che ogni Comune presenti il proprio piano economico finanziario e soprattutto che paghi e che paghi anticipatamente, pena l’interruzione del servizio.

La gestione della società di scopo durerà fino al 30 giugno, in attesa che vengano avviati gli Aro.

Sul tavolo ci sono poi le questioni legate alle condizioni contrattuali dei lavoratori.

I sindaci hanno intenzione di garantire i 276 dipendenti ma per farlo bisogna contere i costi del servizio senza aumentare la Tari a carico dei cittadini.

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