Cinisi. Rifiuti, Eco Punto chiuso ma “differenziare si può”
In quasi tre anni, da luglio 2011 a ottobre 2014, erano riusciti a raccogliere 580 tonnellate di rifiuti riciclabili. La media giornaliera di conferimento tra carta, cartone, plastica e alluminio era di circa 800 kg e, nel 2012, quando l’Eco Punto era entrato a pieno regime, ha superato anche i 1200 kg quotidiani.
Raccontano con i numeri l’esperienza della bottega del baratto di Cinisi, ormai chiusa da tre mesi. Carla e Fabio, i gestori dell’Eco Punto, in una lettera esprimono tutto il proprio rammarico per la cessazione dell’attività ma anche per aver perso l’occasione di continuare a fare la differenziata a Cinisi.
L’Eco Punto permette di scambiare materiali riciclabili con generi di prima necessità: ogni cittadino può barattare carta, cartone, plastica, alluminio con generi alimentari, tramite una tessera dove vengono caricati i punti corrispondenti alle quantità di materiale riciclabile conferito.
“I cittadini fin da subito –scrivono- si erano dimostrati sensibili all’iniziativa e sarebbe un peccato permettere che il senso civico dimostrato si perda nel nulla, lasciando che materiali riciclabili finiscano in discarica come materiale indifferenziato, con un danno rilevante nei confronti dell’ambiente e anche delle finanze dei contribuenti, che, ci teniamo a ricordarlo, hanno diritto ad uno sconto del 5%, come previsto dall’articolo 18 del Regolamento comunale sulla TARI”.
Ma Carla e Fabio non si arrendono e rilanciano: “nell’attesa che si concretizzi l’idea di realizzare il Centro Comunale di Raccolta (CCR) a Cinisi –spiegano- una valida alternativa per recuperare direttamente i proventi della raccolta differenziata potrebbe essere quella di stipulare una convenzione diretta tra Comune di Cinisi e i consorzi nazionali di raccolta (COREPLA COPRAL, COMIEO, CIAL, COREVE, RILEGNO) secondo l’accordo quadro 2014/2019 ANCI-CONAI, o direttamente con le piattaforme, come hanno già fatto altri comuni siciliani. In questo caso –si legge ancora nella lettera- il Comune riceverebbe direttamente i compensi per il materiale conferito ai centri di raccolta locali dei consorzi nazionali, eludendo il passaggio che coinvolge l’ATO PA 1 e i suoi tempi biblici di pagamento.
Le condizioni in cui versa la raccolta rifiuti in Sicilia, e quindi anche a Cinisi, con l’Europa che chiede il raggiungimento della soglia di riciclo del 50% di rifiuti domestici entro il 2020, deve far necessariamente cambiare rotta, se si vuole arrivare ai risultati da paese civile.
Noi –concludono i gestori dell’Eco Punto di Cinisi- ci muoveremo in questo senso e speriamo che l’amministrazione comunale e tutti i soggetti coinvolti possano cominciare a pensare ad una soluzione alternativa per far ripartire un servizio utile e apprezzato”.