Cinisi, M5S sollecita interventi nella zona dove perse la vita un pastore

A tre anni dalla morte di un pastore, nessun intervento è stato fatto per mettere in sicurezza la strada che porta al Santuario del Furi a Cinisi. Era il 16 febbraio del 2012 quando perse la vita a 48 anni Giuseppe Briguglio mentre pascolava il gregge nei pressi di Piano Margi a pochi chilometri dal centro abitato. Ci vollero diverse ore e un’intera notte per trovarlo. I vigili del fuoco constatarono che il terreno era franato e l’uomo era caduto per 20 metri.

A ricordare il tragico momento che scosse la comunità di Cinisi è oggi il Movimento 5 Stelle che chiede che fine abbiano fatti gli interventi promessi dalla politica all’indomani della tragedia. “Tutti i cinisensi conoscono questa strada. La si percorre per raggiungere il Santuario del Furi, gli abbeveratoi tanto discussi in questi giorni, Piano Margi e le varie abitazioni sparse. Ancora oggi – scrivono gli attivisti – percorrerla non è sicuro, eppure rientra tra i percorsi turistici consigliati per visitare il luogo sacro. Attualmente la strada si presenta come fu lasciata ai tempi. Il guard rail divelto e schiacciato dai massi, la rete di protezione, sicuramente sottodimensionata, è stata letteralmente bucata. Un area a rischio geologico che continua ad essere trascurata. Fino a quando? – scrivono i grillini – fino al prossimo funerale?”

furi

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