Capaci. Lo Stato chiede 800 mila euro al Comune: “straordinari gonfiati” per 14 anni
Un danno erariale da 800 mila euro contestato dal ministero della Funzione pubblica al Comune di Capaci. Un errore lungo 14 anni che adesso rischia di ridurre sul lastrico l’ente locale.
Ad accorgersi che il fondo destinato a finanziare straordinari e indennità aggiuntive dei dipendenti era stato calcolato applicando parametri sbagliati, sono stati gli ispettori del ministero.
Il fondo destinato a pagare gli extra dei 70 impiegati si chiama Fes. L’errore di qualche decimale in 14 anni si è moltiplicando raggiungendo gli 800 mila euro.
Adesso Roma vuole recuperare questi soldi o trattenendoli dalle buste paga dei dipendenti o tagliandoli da altre voci di spesa.
La prima ipotesi non piace ai sindacati secondo i quali “gran parte delle somme incassate in eccesso dal personale non andrebbero recuperate perché è passato troppo tempo e scatta una sorta di prescrizione degli effetti dell’errore”.
Recuperare i soldi, tagliandoli da altre voci di spesa non è invece la strada che vuole seguire il sindaco Sebastiano Napoli che contesta l’addebito e propone una soluzione diversa: “se costretti –dice- decurteremo le somme dallo stesso fondo Fes per cinque o sei anni in modo da splamare le trattenute e renderle più accettabili”.
Così facendo, i dipendenti non dovrebbero restituire nulla e le loro buste paga non verrebbero intaccate. Una soluzione questa che trova il consenso dei sindacati.
Si sapeva che non siete capaci di svolgere il proprio lavoro,Il proverbio dice bene(chi futti futti Dio perdona a tutti,LADRI)e ora sapete chi paga il povero cittadino,come sempre.