“Stop alle mazzette in Sicilia”. Il M5S prepara un sito web per denunciare casi di corruzione

Lo strumento è già quasi pronto, mancano gli ultimi dettagli e poi sarà a portata di click di tutti coloro che  vorranno contribuire a cercare di arginare “un fenomeno che  – dicono i deputati Cinquestelle  – sta diventando una slavina che rischia di travolgere i conti pubblici, oltre che l’etica”.

E i numeri infatti, in questo campo sono impietosi. Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza solo nel 2014 sono stati denunciate in Sicilia 655 persone per reati contro la pubblica amministrazione, tra i quali peculato, corruzione e frode, per quasi 400 milioni di spesa pubblica sottratta.
L’idea dei sito-sentinella nasce da una collaborazione tra i deputati della Camera e dell’Ars, Giulia Di Vita, Giulia Grilloe Stefano Zito che hanno avviato l’operazione soprattutto per contrastare la corruzione in sanità che ingoia grossissime  fette di denaro pubblico, nemmeno quantificabile.

Gli ultimi episodi di cronaca e gli ultimi arresti – dicono le deputate a Montecitorio  Giulia Di Vita e Giulia Grillo – ci hanno convinto ad allargare il campo d’azione. Molti già ci scrivono o ci parlano ai vari banchetti che teniamo di potenziali episodi di irregolarità, evidentemente la gente ci considera dei punti di riferimento in materia di anticorruzione e legalità. Questo sito serve per offrire uno strumento  aggiuntivo per facilitare gli approcci e stimolare ulteriori segnalazioni per poi farcene carico a livello istituzionale e, se il caso, in collaborazione con la magistratura“.
Non solo la sanità, uno dei pochi posti dove girano miliardi di euro – dice il deputato all’Ars Stefano Zito –  ma anche altri settori della pubblica amministrazione meritano una  grandissima attenzione. La corruzione si sviluppa a diversi livelli: dal dipendente infedele che chiede un telefonino nuovo per velocizzare una pratica a doni ben più cospicui per ottenere vantaggi burocratici molto più onerosi. La corruzione potrebbe annidarsi anche nella mancata trasparenza delle pubbliche amministrazioni, nei bandi scritti male o cuciti su misura, negli atti amministrativi o autorizzazioni dati e tolti per essere impugnati con lo scopo di citare in giudizio la pubblica amministrazione e fare soldi facili, o nelle finte consulenze per cose che non servono o che potrebbero essere fatte da dipendenti pubblici.

E’ arrivato il momento che chi sa parli e questo sito costituisce un primo strumento per poter invertire la rotta, tutelando chi denuncia i fenomeni corruttivi”.
L’operazione, i cui dettagli saranno ufficializzati in una prossima conferenza stampa, partirà a  breve: un link piazzato sulla home page del sito  www.sicilia5stelle.it rimanderà ad un “form”  molto intuitivo da compilare e nel quale poter raccontare l’episodio di cui si è a conoscenza.

Le informazioni inviate saranno visionate esclusivamente dai portavoce 5 stelle eletti all’Ars, Camera e Senato e dai rispettivi collaboratori. Sarà  possibile anche  allegare materiale di supporto, come documenti e fotografie, e indicare il grado di gravità del potenziale illecito e il grado di coinvolgimento del segnalatore. (COMUNICATO M5S)

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