Niente tv e telefono, botte alla moglie se disobbediva. Condannato
Bastava accendere la tv prima delle 19 per fare andare su tutte le furie un ex dipendente delle Poste di Palermo che da anni picchiava la moglie e aggrediva le figlie per ogni spreco: l’uso dell’acqua calda, della luce prima di un certo orario e l’uso del telefono.
L’uomo, di 54 anni, è stato condannato a due anni (pena sospesa) per maltrattamenti in famiglia dal gup Nicola Aiello. La donna, una bidella di 55 anni, ha denunciato il marito dopo l’ennesimo litigio, a settembre 2012. In quell’occasione il marito l’avrebbe scaraventata contro un muro causandole un trauma cranico. Secondo la donna, le violenze andavano avanti già da diversi anni: nel 2000 il marito aveva avuto un incidente d’auto che lo ha reso disabile e da quel momento sarebbero cominciati i problemi.
Secondo quanto hanno spiegato al gup la moglie e le figlie, ogni volta che contravvenivano alle “regole”, la conseguenza era il lancio di oggetti da parte dell’uomo, che più volte ha mandato in frantumi i vetri delle finestre. Il giudice ha anche disposto il risarcimento di 25 mila euro per la moglie che si è costituita parte civile.