Gestione servizio idrico, torna l’ipotesi Amap
L’ipotesi di far gestire ad Amap il servizio idrico integrato non solo a Palermo ma anche nei 52 comuni della provincia, finora svolto da Acque potabili siciliane, sarà oggetto di discussione di un incontro interistituzionale promosso dal deputato regionale del Pd Antonello Cracolici.
Alla riunione, in programma per la prossima settimana, parteciperanno l’Amap, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo, il Comune, la presidenza della Regione e l’ex Provincia di Palermo.
Nel palermitano finora ad occuparsi del servizio è stata la società fallita Aps spa, 202 dipendenti.
Nei mesi scorsi per arginare il rischio stop all’erogazione dell’acqua e così come i licenziamenti di massa, l’ex commissario straordinario della provincia di Palermo Domenico Tucci – in qualità di commissario della Autorità d’ambito territoriale ottimale (Ato) 1 Palermo – ha dato l’ok alla proposta dei curatori fallimentari di Aps di affitto del ramo d’azienda in scadenza ad ottobre per 3 altri mesi: fino al 31 gennaio di quest’anno. La sigla del contratto ha garantito i livelli occupazionali ed il servizio idrico nei comuni della provincia, ma serve una soluzione definitiva. Nei mesi scorsi i sindacati avevano avanzato la proposta di affidare la gestione all’Amap e procedere alla creazione un consorzio ma per la fase di start-up sarebbero necessari almeno 6 milioni di euro.
“Sono sempre stato convinto – dice Cracolici – che una soluzione sia quella di assegnare ad Amap, che è una società pubblica e che ha mezzi e risorse, la gestione del servizio idrico integrato, senza però instituire una nuova società. Si tratta di stabilire il rapporto di partenariato con il comune di Palermo”.
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