Esposto in Procura sull’abbandono dei rifiuti in area confiscata alla mafia
Per chiarire il mistero che ruota attorno all’abbandono dei rifiuti, avvenuto ai primi dell’anno nell’ex area Copacabana del lungomare XXIII maggio, nel parcheggio antistante l’ex Lido Florida e in via Riccione a Capaci, due consiglieri comunali hanno inviato un esposto alla Procura di Palermo. A sottoscrivere la denuncia, i rappresentati del Movimento La Prospettiva Maria Rosa Lo Bello e Antonio Vassallo. Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio, infatti, qualcuno, pensò di rimuovere la spazzatura che, in quel momento invadeva le strade del centro abitato, per trasportarla ed accatastarla in luoghi periferici ed in particolare, nell’ex area Copacabana, sito sottoposto a vincolo paesaggistico, confiscato alla mafia ed assegnato al Comune di Capaci per finalità sociali. Chi agì, quella sera, avrebbe utilizzato degli automezzi con cassone, simili ai gasoloni in uso alla Servizi Comunali Integrati dell’Ato Palermo 1; questo, almeno, quanto riferirono alcuni passanti che avrebbero assistito alla scena e che informarono dell’accaduto diversi consiglieri comunali, due dei quali, adesso, hanno deciso di sottoscrivere l’esposto. La mattina del 3 gennaio, sul posto, oltre agli agenti del locale comando di polizia municipale e i carabinieri della locale stazione per i rilievi del caso, intervenne pure il sindaco Sebastiano Napoli, decisamente stranito per quanto accaduto. Lo Bello e Vassallo chiedono oggi alla Procura di Palermo di mettere in atto tutte le procedure utili ad accertare i responsabili dello scempio ambientale provocato in uno dei paesaggi dunali della Provincia di Palermo, affinché vengano puniti secondo le norme di legge.