Emergenza rifiuti, soluzione rinviata: arriva l’ennesima proroga
Mentre la Sicilia è in piena emergenza rifiuti, arriva l’ennesima ordinanza del presidente della Regione Rosario Crocetta che proroga ancora una volta e fino al 30 giugno, la funzionalità degli Ato nell’isola. Il governatore sperava nell’ottenimento dei poteri speciali dal governo nazionale, una richiesta che non convince però le Commissioni Ambiente di Camera e Senato che hanno scritto al premier Matteo Renzi per respingere la concessione. “La Sicilia – dichiaraono – è stata commissariata per 15 anni e l’unica strada percorsa è stata quella del conferimento in discarica con la differenziata sotto il 10%.” Nel frattempo la riforma dei rifiuti è ferma e il problema è solo rinviato. Le Srr rimangono solo sulla carta e gli Aro ancora non partono. Dunque si continuerà a vivere in stato di continua emergenza.
L’assessore all’energia Vania Contraffatto ha firmato ieri gli incarichi ai nuovi dirigenti che proseguiranno nella gestione degli Ato. Raffaele Di Salvo, dipendente del Dipartimento Acqua e Rifiuti da oggi è il nuovo commissario dell’Ato Palermo 1, che si occupa della raccolta nei 12 comuni tra Isola delle Femmine e Balestrate. Sostituisce Francesco Lombardo. Situazione diversa invece per l’Ato 2 che gestisce la raccolta nel monrealese. Il fallimento della società dichiarato dal tribunale prevede procedure diverse. Per quanto riguarda le discariche, Partinico e Terrasini continueranno a scaricare rispettivamente a Trapani e Campobello di Mazara fino al 15 febbraio. Gli altri centri invece potranno conferire in parte a Bellolampo e in parte a Catania. Intanto potrebbe riaprire già questa settimana la discarica del gruppo Catanzaro a Siculiana dove è stato effettuato un ampliamto dell’impianto. C’è il rischio di rimpire però già nei prossimi mesi le discariche di Catania e Motta Sant’Anastasia.
Sulla gestione dei rifiuti, Legambiente e Wwf attaccano il presidente Crocetta sull’ipotesi di costruire gli inceneritori. “Siamo alla riproposizione del modello cuffariano” denunciano. “Per costruire impianti del genere servono diversi anni e questa non rappresenta la soluzione immediata al problema”. Per le associazioni ambientaliste, l’unica possibilità percorribile è la riduzione dei rifiuti attraverso la differenziata.