Detenuto si impicca in carcere, avrebbe subito un’intimidazione
Ciro Carrello, il detenuto che da qualche settimana aveva cominciato a collaborare con la giustizia e che è stato trovato morto impiccato a un lenzuolo nel carcere Pagliarelli, nelle scorse settimane sarebbe stato minacciato.
Un carcerato, finito in manette insieme a Carrello e ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro, gli avrebbe fatto avere un messaggio in cui lo invitava a occuparsi della sua famiglia.
Parole che, secondo gli investigatori, sarebbero da intendersi come un invito a non parlare con i magistrati. Sull’intimidazione stanno indagando i pm che dovranno capire se Carrello si è suicidato o se è stato eliminato.
Carrella era in carcere per rapina e da poche settimane aveva cominciato a collaborare con i magistrati rivelando i nomi dei componenti di una banda di rapinatori al servizio di Cosa nostra.
Il detenuto era in isolamento. Carrello era residente a Bagheria ed e’ stato arrestato a novembre nell’ambito di una inchiesta sui favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro.
Carrello insieme a un gruppo di complici derubò un deposito della Tnt di Campobello di Mazara. Quel deposito era di proprietà di una ditta riconducibile a Cesare Lupo, uomo d’onore dei boss Graviano. Carrello avrebbe lasciato in cella un bigliettino. Verrà disposta l’autopsia sul corpo del detenuto