Randagismo, i vigili urbani vincono una causa contro il comune

La Polizia Municipale di Carini vince la causa contro il comune di Carini per la questione del randagismo.
La convenzione per catturare gli animali era scaduta, ma nessuno dagli uffici comunali l’aveva comunicato ai vigili che invece continuavano ad intervenire. Così il conto della ditta “Francesca Vaglica” che l’amministrazione non voleva pagare, era stato girato alla Polizia Municipale. Oltre duecentomila euro che avrebbero dovuto pagare il comandante Marco Venuti e oltre venti agenti. I vigili urbani, difesi dall’avvocato Giuseppe Lupo hanno dimostrato in giudizio che il loro era un obbligo di legge e che ogni omissione era passibile di denuncia. A chiedere interventi contro il randagismo era stata la popolazione e in alcuni casi i carabinieri. Il ruolo dei vigili urbani era dunque solo di controllo. “Il comune – si legge nella sentenza- si obbligava a corrispondere la somma di 220.000 euro secondo il verbale di conciliazione sottoscritto.” Sembrava finita dunque, ma è stato così. Il comune infatti si è rifiutato di pagare le spese legali di oltre 39.000 euro. Adesso il giudice della terza sezione civile del Tribunale ha condannato il comune a pagare le spese legali. “I vigili erano tenuti a constatare solo l’avvenuto prelievo dei cani da parte dell’impresa – afferma l’avvocato Lupo. Del resto, ad occuparsi di questo servizio era un altro ufficio. Gli agenti hanno solo rispettato un obbligo di legge.”

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