Assolto ex consigliere comunale accusato di mafia
Assolto e subito scarcerato dopo essere rimasto in cella per più di due anni. “Il fatto non sussiste” per Salvatore Pizzo, ex consigliere comunale di Terrasini che, secondo l’accusa, era addirittura in affari con Matteo Messina Denaro. I pubblici ministeri avevano chiesto una condanna a 12 anni. Stessa pena era stata chiesta per Antonino Casabona, imputato di estorsione. Per lui sarà necessario un supplemento processuale per sentire un nuovo testimone.
Il nome di Pizzo saltò fuori in un blitz del dicembre 2012. La mafia aveva messo gli occhi sulle energie alternative. Matteo Messina Denaro, tramite le famiglie mafiose di Castelvetrano e Salemi, avrebbe controllato il business dei parchi eolici. In particolare, gli investigatori si erano concentrati sull’imprenditore salemitano Salvatore Angelo a cui alcuni giorni fa è stato sequestrato un patrimonio milionario. Viene indicato come la pedina intorno alla quale ruotava il sistema societario con cui il clan mafioso si sarebbe infiltrato nei progetti di realizzazione dei parchi eolici di San Calogero di Sciacca (Ag), Eufemia di Santa Margherita Belice (Ag) e Contessa Entellina (Pa). Attraverso accertamenti bancari è stato possibile riscontrare come una percentuale dei proventi derivanti da questa attività venisse destinata all’organizzazione e in particolare al sostentamento della latitanza di Matteo Messina Denaro.
Nell’inchiesta finì coinvolto pure Pizzo, ex consigliere di Terrasini eletto alle amministrative 2011 e rimasto in carica fino al marzo 2012 quando il Tar ribaltò i risultati, sancendo il cambio di otto consiglieri. Pizzo sarebbe intervenuto, sosteneva l’accusa, per fare in modo che venisse fatto fuori un concorrente per favorire un’impresa amica nella progettazione di un altro impianto eolico, a Catania.
I difensori, gli avvocati Claudio Gallina Montana e Vito Agosta, avevano attaccato con toni accesi la ricostruzione dei pm, sostenendo che il progetto era stato presentato un anno e mezzo prima che Pizzo iniziasse ad occuparsene per conto della Baltic, un colosso danese che si occupava di impianti eolici. Da qui l’assoluzione. Casabona, difeso dall’avvocato Tiziana Corso, è imputato, invece, dell’estorsione ai danni dei titolari di un impresa che commercializza ferro.
Livesicilia