Acqua, Rifondazione contro il sindaco “#nonèmaicolpasua”
“Cambiamo Partinico” rincara la dose contro il sindaco Salvo Lo Biundo, non solo sull’acqua ma anche sui diversi problemi del paese. Rispondono alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal primo cittadino -durante la quale ha negato ogni responsabilità sul ritardo con cui è stata firmata l’ordinanza per il divieto del consumo dell’acqua- con un volantino distribuito ieri sera in piazza Duomo e in Corso dei Mille dai consiglieri comunali Gianluca Ricupati e Valentina Speciale sostenuti dai compagni di Rifondazione Comunista.
Il titolo del nuovo manifesto è “#nonèmaicolpasua – #ilsindacoscaricabarile” sì, perché negli ultimi sette anni –secondo i firmatari- questa è l’unica cosa che il sidnaco Salvo Lo Biundo ha saputo fare: trovare qualcuno a cui addossare la colpa di errori dovuti alla sua incapacità e al suo menefreghismo.
Nel volantino vengono elencati una serie di problemi che affliggono Partinico: rifiuti, caro tasse, strade colabrodo e perdite idriche, cimitero nel degrado, scuole con sedie insufficenti per i bambini, beni comuni inutilizzati come ad esempio il parcheggio di fronte all’Ospedale Civico o Palazzo Ram ed ancora l’annosa questione della distilleria Bertolino, l’occasione sfumata della zona franca urbana e le “false” graduatorie del servizio civico comunale.
“Mentre Partinico muore nel degrado e nell’abbandono il sindaco non si assume le proprie responsabilità, ha altro ha cui pensare –afferma il consigliere Ricupati”. Lui –si legge nel volantino- che non fa il sindaco ma è pagato profumatamente lo stesso, è impegnato in altri affari e non ha il tempo di occuparsi di noi. Non è colpa sua se lui non è mai al Palazzo di ciittà e quindi non ha neppure visto le allarmanti lettere con cui si avvisava che l’acqua era contaminata”.